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RIFONDAZIONE COMUNISTA ABBANDONA DE FUSCO

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La coalizione di maggioranza perde un pezzo, anche se questo non va minimamente a scalfire i numeri in consiglio comunale. A lasciare è infatti Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra, che non è riuscita ad ottenere alcun seggio. Il PRC ha ufficializzato oggi la propria uscita dalla maggioranza che la decisione. “Si è trattato di una scelta obbligata che non avremmo mai voluto essere costretti a fare – hanno commentato dal direttivo del partito – Abbiamo una concezione della politica che, nel passato, ci ha fatto ritenere vincolati al mandato elettorale anche in momenti difficili. Ci siamo impegnati a pungolare l’Amministrazione per mettere in atto il programma proposto alle elezioni, coinvolgendo le persone, spingendo affinché si facesse un lavoro collegiale per favorire il confronto nella maggioranza, chiedendo più volte la convocazione di incontri e riunione al fine di rispondere adeguatamente ai cambiamenti in atto. Richieste prontamente ignorate”. Rifondazione spiega che non solo “le divisioni interne alla maggioranza, basate solo sulla spartizione di potere e l’immobilismo del Sindaco De Fusco hanno portato a non riuscire ad approvare il bilancio in prima convocazione, nonostante la larga maggioranza consiliare”, ma sono anche “spariti i luoghi di confronto, gli accordi elettorali sono stati stracciati e immolati sull’altare del potente di turno, che attinge la sua forza dalla conta dei voti, conquistati in base ad accordi di mercato, dove l’ideale e il progetto politico sono stati sostituiti dall’ancestrale baratto e scambio. La nostra città non merita questo. La nostra storia, che noi vorremmo coniugare in un progetto che sappia rispondere alle sfide di questo millennio, ci affida il compito impegnativo di restituire un’anima a Pomezia. Non possiamo permetterci una politica miope, non aperta alle grandi sfide, non capace di innovazione, chiusa su se stessa, una politica che mira soltanto a risolvere i problemi contingenti e che alla fine diviene incapace di dare risposte adeguate”. “Continueremo le nostre battaglie fuori da questa coalizione – concludono dal circolo “Lucio Libertini” di Pomezia – in questo momento più che mai c’è bisogno di ritornare all’arte nobile della politica e come partito, difenderemo i beni comuni, contrasteremo l’antipolitica e lavoreremo per l’unità della sinistra”. Che si prospetti un riavvicinamento con SEL?

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