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SALZARE, “LA DESTRA” CONTRO L’ABBATTIMENTO DELLE PALAZZINE RIMASTE

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Serpentone alle Salzare, “La Destra” dà uno stop deciso al sindaco Luca Di Fiori: “La prima casa acquistata con regolare rogito notarile non si tocca!”, hanno affermato dalla sezione rutula del partito. “Dopo la demolizione di un anno fa da parte dell’amministrazione Eufemi di una delle palazzine del tristemente noto complesso immobiliare delle Salzare e dopo la demolizione di questi giorni da parte del sindaco Luca di Fiori di altre due palazzine, tutte occupate abusivamente e ricovero di sbandati, nomadi, extracomunitari senza fissa dimora e clandestini vari, punto di spaccio di sostanze stupefacenti, l’attività primaria insieme al riciclaggio di merce ed auto rubate, dove il sistema igienico sanitario era a rischio epidemie e quindi occorreva una bonifica per riportare l’ordine e l’igiene pubblica, ora il sindaco prende di mira anche gli appartamenti di proprietà – hanno dichiarato gli esponenti del partito di Francesco Storace – Di Fiori, pur provenendo dalla D.C., e con alle spalle una storia che passa dal M.S.I ad A.N. e successivamente da Forza Italia per approdare al PDL., abbandona il credo del sociale, privando i cittadini di un bene acquistato con i sacrifici di una vita, la prima casa. Ma la prima casa non si tocca. Parliamo degli appartamenti delle restanti quattro palazzine, costruite su un terreno che solo successivamente ai rogiti notarili è stato inserito nel patrimonio del Comune per effetto di una sentenza, essendo le palazzine dichiarate “costruzioni abusive” pur avendo licenza di costruzione”. Ma chi ha commesso l’abuso? Certo non il costruttore e ancor meno quelle persone che hanno acquistato con tanto di rogito notarile in virtù di una concessione edilizia, tanto in regola da ottenere dalle banche dei mutui. La sezione de La Destra di Ardea chiede quindi che vengano sospesi gli abbattimenti o che il Comune risarcisca i proprietari con un congruo contributo, visto che è stato lo stesso Comune ad aver rilasciato la concessione edilizia che ha permesso i rogiti notarili. Ormai nelle quattro palazzine rimaste gli occupanti abusivi sono poche famiglie di rom e sbandati vari. “Che si proceda allora, per ripristinare l’ordine in quella zona, allo sgombero degli appartamenti occupati dagli abusivi – ha commentato il segretario cittadino de La Destra Simone Centore – rendendoli inservibili murando porte e finestre al piano terra e i portoni d’accesso al primo e secondo piano, ed allontanando dall’area di pertinenza quanti sono stati sgombrati. I danni provocati dal Comune per aver rilasciato – senza aver richiesto ed ottenuto il nulla osta archeologico – una licenza edilizia, non deve pagarli chi ha rogitato regolarmente per acquistare una prima casa che al momento dell’atto notarile era ritenuta legittima. Sarebbe opportuno che il sindaco e la sua amministrazione, invece di colpire chi ha fatto sacrifici ed onestamente ha acquistato una casa che all’epoca era regolare, si dedichi a riqualificare il litorale ormai dimenticato da anni e preda di mille predoni. La Regione invii i finanziamenti per demolire gli abusi in aree di pregio o demaniali e non per demolire regolari appartamenti, utilizzati come prime case, con tanto di concessione edilizia, si dedichi seriamente alla risoluzione dell’uso civico nei 706 ettari demaniali. \n\nDemolisca in altre sacche del territorio ricettacolo di delinquenza e di abusi edilizi speculativi, non dove vivono persone che non hanno mai fatto nulla di male se non essere incappati nel Comune di Ardea”.\nLuigi Centore

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