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Sanità, arriva il “contributo” degli extracomunitari: 2000 euro per usufruire dei servizi, è polemica

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Meloni Giorgetti extracomunitari

Sanità, si lavora alla Manovra Finanziaria 2024. La nuova Legge di Bilancio fa discutere: tra gli argomenti più divisivi c’è l’immigrazione.

Il tempo stringe e i punti all’ordine del giorno sono tanti. Troppi, secondo l’Europa, ma la maggioranza di Governo deve mettere insieme una Manovra Finanziaria accettabile in tempi relativamente brevi. In gioco c’è la sostenibilità del Paese e non solo. Giorgia Meloni ha precisato che sarebbe stata una stagione difficile. Le previsioni prima dell’estate cominciano a concretizzarsi e attualmente bisogna fare i conti con le scadenze: nello specifico il Mef sta cercando di mettere sul tavolo diverse proposte, quella che recentemente sembra dividere maggiormente è in relazione alla gestione (economica oltre che sociale) degli extracomunitari.

L’argomento, in tal senso, si è dimostrato piuttosto spinoso su più fronti. Non ultimo quello sull’organizzazione e divisione dei CPR. Stavolta il punto di scontro con le opposizioni riguarda la Sanità: fra i provvedimenti possibili ce n’è uno che fa discutere e prevede, nella fattispecie, che chi risiede in Italia – tra gli extracomunitari – potrà continuare a usufruire del Servizio Sanitario Nazionale versando un contributo annuo di 2000 euro. A prescindere dal reddito. La presentazione del Disegno di Legge, però, non fornisce ulteriori specifiche. Senza chiarire, pertanto, quali siano i destinatari di questo contributo.

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Ci sono già, a tal proposito, delle disposizioni da parte del Ministero della Salute riguardo l’assistenza sanitaria dei cittadini extra UE in Italia che considerano il reddito dei diretti interessati. “I residenti stranieri – si legge nella nota del Mef sul possibile provvedimento – non aderenti all’Unione Europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Ssn, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari”.

Parole che scuotono non soltanto le opposizioni, ma anche l‘Ordine dei Medici che replica senza mezze misure: “Un provvedimento del genere va contro la Costituzione. Bisogna garantire – scrive – le cure agli indigenti, perchè gli extracomunitari dovrebbero versare un contributo di 2000 euro?”. Una situazione spinosa destinata a protrarsi: la Sanità pubblica è in condizioni difficili. A mettere benzina sul fuoco anche quest’ulteriore aspetto che sembra essere tutt’altro che un cavillo. Il dibattito diventa (anche) ideologico, ma serve ugualmente una stretta. Non solo nei tempi. 

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