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SFIDUCIA AL SINDACO, IN 9 FIRMANO LA MOZIONE

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Sfiducia al sindaco, secondo atto. Tra il 31 Agosto ed oggi nelle mani dei consiglieri di opposizione è passato il documento che chiede la testa del Primo Cittadino, ma a firmarlo sono stati solo 9 consiglieri su 10. Assente, ed irreperibile, Gianni Mugnaini, consigliere UDC, nonché genero di Gaetano Penna, ex assessore di maggioranza nel primo governo De Fusco, passato “improvvisamente” sotto il partito di Casini, che lo ha attratto come il canto di una sirena per portarlo in quelli che credeva lidi migliori. Ma che migliori non sono poi stati, viste le grandi manovre apparentemente sotterranee, ma poi che in molti conoscono, che si stanno compiendo per il rientro, a settembre, nella maggioranza sempre guidata da De Fusco, magari con tutto l’UDC, se la ciambella risulta con il buco. Intanto i fatti sono questi: 9 firme, dal Movimento 5 Stelle (Fucci) al PDL (Celori, Piselli, Errico e Pagliuso), passando per SEL (Borgo Caratti), per l’indipendente Giorgio Puggioni e per i 2/3 dell’UDC (Russo e Mauro). “La mozione di sfiducia al Sindaco non è stata presentata a causa della mancanza delle dieci firme necessarie – ha spiegato nella tarda mattinata Fabio Fucci – Questo è il primo fatto che emerge dopo il nostro tentativo di arrestare l’azione di questa sciagurata amministrazione”. Dopo che alla prima bozza di mozione aveva aderito solo Borgo Caratti, il 31 Luglio, al termine della seduta di consiglio comunale “Question Time”  i membri dell’opposizione hanno discusso della questione, facendo emergere la volontà di apportare alcune piccole modifiche al testo della mozione che avrebbero dovuto portare alle dieci firme necessarie per la sua presentazione. “Abbiamo concordato di apporre le firme e presentare la mozione oggi, 3 Agosto – ha precisa Fucci – ma il “numero magico” delle dieci firme non si è raggiunto. Ci siamo fermati a nove ed il dato che emerge è che hanno firmato tutti i consiglieri della minoranza ad eccezione di Gianni Mugnaini, irreperibile da alcuni giorni. Come non notare che l’unica firma mancante provenga da un consigliere che in questi mesi non si è certamente dimostrato così “attivo” in consiglio comunale? Anzi, come non ricordare le sue famose “interrogazioni buone” di inizio consiliatura? Se a questo aggiungiamo che diventano sempre più insistenti le voci di un ingresso in maggioranza da parte dell’UDC forse la mancata firma non è neanche casuale. E ancora, non può sfuggire che Gaetano Penna, l’uomo ombra dell’UDC, è stato assessore proprio nella scorsa amministrazione De Fusco”. Fucci coglie l’occasione per replicare al Sindaco. “De Fusco mi “rimprovera” perché secondo lui avrei agito in modo contraddittorio rispetto all’atteggiamento avuto in Consiglio Comunale fino ad oggi, basato sulla valutazione del merito delle questioni anziché sulla difesa della posizione che mi vede in minoranza. Fare opposizione a prescindere sarebbe stato molto più facile, ma al Sindaco è sfuggito che delle numerose proposte che abbiamo fatto nelle sedi istituzionali, solo una piccolissima parte è stata accettata e certamente non hanno cambiato in modo deciso il governo della città. Probabilmente sfugge ancora al Sindaco che la responsabilità del governo della Città spetta a lui, alla sua giunta e alla sua maggioranza. Una responsabilità che noi del Movimento Cinque Stelle abbiamo tentato di togliergli tramite la mozione di sfiducia perché siamo consapevoli che ogni giorno in più di De Fusco e della sua banda danneggi in modo irreparabile la città. Decoro, legalità, trasparenza, equità sono termini che si sono persi a causa delle amministrazioni De Fusco”. “Il Sindaco – ha concluso Fucci – parla della mozione di sfiducia come di una partita a Tetris, in cui si devono cercare di incastonare i pezzi di vari colori rappresentati dalle forze politiche che compongono il consiglio comunale. Questo è ciò che partorisce la vecchia politica di partito, fatta di alleanze e coalizioni che poi si rivelano una grande presa per i fondelli a danno dei cittadini. I calcoli con il pallottoliere li lasciamo a lui, noi preferiamo basare la nostra azione sulle idee che condividiamo con i cittadini. De Fusco faccia quindi meno calcoli sul gradimento dei componenti della sua maggioranza e pensi ad amministrare come non ha fatto finora. Noi continueremo a fare la nostra parte dalla minoranza in consiglio, proseguendo la nostra azione basata sulle proposte e continuando a pretendere rispetto per la Città e per i suoi abitanti”.

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