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STORACE: PUNTARE SUL TURISMO PER POMEZIA ED ARDEA

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Una sala gremita ha accolto oggi il candidato Presidente della Regione Lazio per il centrodestra Francesco Storace che questo pomeriggio, all’hotel Enea di Pomezia, ha illustrato ai convenuti il suo programma elettorale ed alcuni candidati consiglieri. Al convegno erano presenti molti volti noti della politica di Pomezia ed Ardea: dagli ex consiglieri comunali del PDL al completo – Luigi Celori, Romano Errico, Raimondo Piselli e Saverio Pagliuso – all’ex Forza Pomezia Valter Valle, fino a Giorgio Puggioni per Pomezia, dall’attuale  Primo Cittadino Luca Di Fiori all’ex sindaco Carlo Eufemi per Ardea. A margine della presentazione, Storace ha parlato proprio di Pomezia ed Ardea, piazze importanti sia per grandezza che per posizione. “Questo è un territorio che conosco molto bene: qui ho vissuto a lungo, perché mio padre lavorava a Pomezia. So quali sono i problemi e le difficoltà di entrambi i Comuni, ma conosco altrettanto bene le loro potenzialità. In passato si poteva far conto sull’industria, ma oggi le cose sono cambiate. Anche se ci sono ancora grosse realtà industriali – basta pensare al distretto farmaceutico – è arrivato il momento di espandersi verso il mare, ovvero pensare seriamente a rilanciare il turismo”. Storace pensa a massicci investimenti sul litorale, una ricchezza da rivalutare nel modo corretto. “Se l’industria non ‘tira’ più, occorre puntare su turismo, servizi e agricoltura, tre settori che possono creare lavoro e ricchezza, rilanciando l’economia di entrambi i Comuni”. Non aver sfruttato appieno le opportunità che il territorio offre può essere imputato ad una cattiva gestione a livello comunale? “Sicuramente le Amministrazioni comunali hanno le loro responsabilità se si registrano problemi, ma penso che l’errore più grande sia stato continuare a puntare solo sull’industria, anche quando il modello industriale non era più conforme alle esigenze attuali. Serve invece un’innovazione, anche tecnologica, del processo economico, puntando sulle tre aree che ho esposto prima. Questo non significa dismettere le industrie, ma valutare bene dove investire i soldi pubblici, che devono essere indirizzati dove possono fruttare e non dove andrebbero semplicemente persi”. Crede che Pomezia ed Ardea debbano collaborare maggiormente per poter rilanciare l’economia? “Sicuramente. Il modello intercomunale era stato già adottato dalla Giunta regionale uscente, con il patto regionalizzato, che ha consentito di mettere insieme i Comuni e superare i vincoli posti dallo Stato, come il Patto di Stabilità. Si tratta di un lavoro iniziato che adesso andrebbe completato”.

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