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SUPERPONTINA, IL NO DEL SINDACO DI POMEZIA

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“No ad un’opera inutile e costosa, che va ad intaccare i soldi pubblici, soldi che i cittadini preferirebbero venissero spesi diversamente”. Questo il commento del sindaco di Pomezia Enrico De Fusco alla notizia dell’approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo del tratto compreso fra la A12 Roma – Civitavecchia e Tor de’ Cenci, nell’ambito del Corridoio intermodale Roma – Latina e del Collegamento Cisterna – Valmontone. L’autostrada Roma-Latina è sempre stata uno osso duro da digerire per il Primo Cittadino, che già all’epoca in cui la Regione era governata dal centrosinistra di Piero Marrazzo aveva inneggiato una battaglia con l’allora presidente del consiglio regionale Bruno Astorre, suo compagno di partito. “Sono sempre stato contrario a questa idea, che ci riporta indietro nel tempo. Mentre le Amministrazioni attente guardano al futuro pensando ai trasporti su ferro, attraverso la mobilità alternativa data dalle metropolitane leggere ed il potenziamento dei collegamenti ferroviari già esistenti, qui si sta cercando di favorire il trasporto su gomma, inquinante e di certo non conveniente per i cittadini”. De Fusco ricorda come tutto, o quasi, il consiglio comunale si era espresso contro la decisione della “superpontina”. “La nostra era una decisione bipartisan adottata nell’interesse della città e dei cittadini: Pomezia non ha nulla da guadagnare da una simile opera, ma solo da perdere. Ci rimettono i proprietari dei terreni e delle case che si trovano nel percorso previsto per l’autostrada, ma anche i pendolari. Senza contare il terrificante impatto ambientale. Vorrei capire chi ci guadagna. Anzi, giro la domanda al presidente della Società Autostrade del Lazio, Luigi Celori, che quando al governo della Regione Lazio c’era il centrosinistra si dichiarava contrario alla costruzione del corridoio intermodale così come sviluppato, mentre adesso, con la Polverini, è un accanito sostenitore di questa autostrada. Dov’è la coerenza tante volte sbandierata? Qui si tratta di un’opera che non migliorerà affatto la mobilità dei nostri pendolari, ma la penalizzerà”. “Sia io che i sindaci dei Comuni limitrofi abbiamo sempre cercato di convogliare i progetti verso collegamenti a basso impatto ambientale – ha concluso De Fusco – che puntino su una mobilità alternativa, ecologica e conveniente per i cittadini: tutto il contrario di quello che è il progetto approvato dal CIPE”.

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