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TERREMOTO POLITICO A POMEZIA, I COMMENTI DEI CONSIGLIERI

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piazza pomezia

“Non ho certo chiesto io di fare un consiglio a porte chiuse, anzi, sarei stato felice se le porte fossero state aperte al pubblico: è stato il presidente del consiglio comunale a volere questa procedura”. Esordisce così Walter Valle, protagonista quasi involontario di quanto accaduto oggi. Ma cosa è successo, esattamente? “E’ stato presentato un ordine del giorno attraverso il quale si chiedeva la mia surroga a causa delle assenze fatte durante le riunioni di consiglio comunale. Non voglio entrare adesso nel merito della questione, visto quello che è successo dopo: il punto è stato votato a mio favore dall’opposizione e da una parte della maggioranza, cosa che ha suscitato l’ira del sindaco. Sicuramente non mi aspettavo questa reazione, ma ad essere sincero non mi aspettavo neanche che venisse portata avanti la richiesta di revoca nei miei confronti, dal momento che ho presentato le mie giustificazioni entro i dieci giorni previsti dallo Statuto comunale. Forse sbaglio, ma credo che sia stata una mossa studiata per chissà quali motivi”.  “Il Consiglio Comunale odierno non ha fatto altro che confermare quello a cui ormai assistevamo da mesi: una maggioranza composta da partiti litigiosi, come Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano e Forza Pomezia che si è sgretolata dopo l’ennesima spaccatura interna – dichiara invece Fabio Fucci, consigliere del Movimento 5 Stelle – La coalizione che avrebbe dovuto governare la città è rimasta troppo spesso impantanata in beghe interne che hanno tenuto la città bloccata ai suoi problemi, aggravando la già difficile situazione in cui siamo costretti a vivere. Ora bisognerà attendere i canonici venti giorni sperando che il Sindaco non ci ripensi, visto che questa delle dimissioni sembra l’unica buona azione di questa sua seconda amministrazione”. Fucci si pronuncia poi sulla “questione Valle”. “Nonostante la votazione sia avvenuta a scrutinio segreto, non ho nessun problema ad annunciare il mio voto favorevole  alla decadenza di Valle da Consigliere Comunale. In consiglio comunale ho comunque anticipato la presentazione di una mozione che retroattivamente induca una verifica delle assenze di tutti i consiglieri comunali in carica e porti alla presentazione di un provvedimento di decadenza per tutti quelli che non rispettano i requisiti espressi dallo Statuto della Città di Pomezia (sono consentite al massimo due assenze ingiustificate). Inoltre nella stessa mozione si chiederà di pubblicare online i tassi di presenza di tutti i consiglieri comunali alle sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari per dare modo ai cittadini di valutare loro stessi l’assiduità degli amministratori cittadini. La legge, gli statuti ed i regolamenti devono essere applicati per tutti e non secondo convenienza”. “Quanto è accaduto oggi dovrebbe innanzi tutto essere un monito per tutti i consiglieri, attuali e futuri. Fare il consigliere un impegno, non qualcosa da prendere alla legger –  afferma Luigi Celori, capogruppo PDL – Per quanto riguarda le dimissioni del Primo Cittadino, sono convinto che rientreranno a breve, giusto il tempo di trovare nuovamente la quadra”.

Dubbioso anche Mario Borgo Caratti. “La posizione di SEL è sempre stata chiara, non siamo disposti a fare da stampella di sostegno a questa amministrazione. Alla fine, comunque, mi pare che riescano sempre a rimettere a posto le cose tra loro. Mi auguro che questa volta non venga ripetuto lo stesso spettacolo del 2010. Noi siamo disposti ad un dialogo per il futuro, ma solo entro certi paletti. L’impressione, poi, è che ci sia già chi è pronto a prendere il posto dell’IDV – mi riferisco chiaramente all’UDC – e che il sindaco ritirerà le dimissioni nei prossimi giorni”.

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