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Polo Lacoste, com’è nata la maglia nota in tutto il mondo

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polo lacoste

Se dici polo, pensi Lacoste. È stato infatti lo stilista francese, dopo una carriera da giocatore di tennis, a inventare la tshirt con colletto e bottoni sul collo. Il capo è una rivisitazione delle maglie usate in India per giocare, appunto, a polo. E dalla metà del 1900, diviene vestiario amato in tutta Europa.

Lacoste è ancora oggi un marchio notissimo di abbigliamento casual, non prettamente sportivo ma adatto per gli outfit quotidiani. Per dare uno sguardo agli ultimi capi messi sul mercato dal marchio Lacoste, visita la relativa pagina su Stileo. Il sito è una vetrina di tutto ciò che è fashion nel campo della moda, raccogliendo le proposte di maggiore tendenza dei marchi più noti.

La nascita della casa di moda

La storia della casa di moda Lacoste nasca da una sconfitta. Come spesso accade, il fallimento può essere occasione di rinascita, e così fece Renè Lacoste. Parigino, aveva giovato a tennis a livello professionistico in gioventù, per poi lasciare la carriera. Conosceva però bene quel mondo, e decise di creare un indumento che fosse comodo e pratico proprio per i tennisti come lui. Allora infatti si giocava con pantaloni e giacca.

Volle trasformare uno dei capi più utilizzati dagli uomini; scartata la camicia, prese in considerazione la t shirt, che allora, negli anni ‘30 del 1900, era usata solo come capo di intimo. Ispirandosi anche ai capi dei giocatori di polo in India, creò la maglia che unica la praticità della maglietta a maniche corte con l’eleganza data dai bottoni.

Insieme al socio Andrè Gillier, Renè Lacoste fondò una casa di moda e lanciò la polo modello “1212” verso il 1927. Oltre alla linea, era riconoscibile dal coccodrillo ricamato all’altezza del cuore.

Perché il coccodrillo

Nel 1923 René Lacoste era un giovane e promettente giocatore di tennis. Nel 1939 disputò una partita a Boston, e l’allenatore gli promise una valigia di coccodrillo in regalo se avesse vinto. In realtà perse, ma affrontò con grande determinazione. Affrontò la partita con la grinta di un coccodrillo che afferra la preda e non la lascia più; così scrisse un giornalista, ricordando la scommessa. E così Renè Lacoste si ritrovò con quel soprannome.

Gli piacque così tanto da cucirselo addosso, letteralmente parlando. Fu lo stilista Robert George a disegnare il marchio per come lo conosciamo ancora oggi. E Lacoste fu il primo brand a ricamare il proprio logo in modo visibile sui capi prodotti.

Non solo tennis

La Lacoste cominciò quindi disegnano abiti per i tennisti, ma in breve passò a produrre abbigliamento sportivo su scala più ampia, partendo dal golf e dal calcio. Dall’abbigliamento si passa agli accessori, e nel 1968 è prodotto il primo profumo con questo marchio. Negli anni ‘80 invece arrivano i primi negozi di vendita diretta, e Lacoste diventa una catena di abbigliamento diffusa in tutto il mondo.

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