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Pomezia, altri 80 lavoratori in esubero: “Pronti a protestare per i nostri diritti”

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Nella giornata di ieri, 25 settembre 2018, una ditta che offre servizi di back office per l’Enel ha dichiarato che non ci sarà altra soluzione che il licenziamento per gli 80 addetti che lavorano sul sito di Pomezia.

I lavoratori hanno garanzia di lavoro fino al 31/12/2018 dopodiché il contratto terminerà e la società, non essendo rientrata nella nuova gara di Enel, è pronta a liquidare i dipendenti.

I sindacati, di conseguenza, si stanno attivando per richiedere un tavolo apposito con il MISE, con la Regione Lazio coinvolgendo anche la stessa ENEL.

Così il funzionario della UILM, Maria Loscalzo, in una nota: “Purtroppo ieri l’azienda al tavolo di confronto non ha dato nessuna alternativa agli 80 addetti, dichiarando che nessuno di questi potrà essere ricollocato in altro sito e che non intendono chiedere ulteriori ammortizzatori sociali”.

Alla luce di quanto riportato in assemblea, i lavoratori, insieme alle OO.SS. stanno valutando di avviare una serie di azioni di protesta a sostegno dei propri diritti e soprattutto della propria dignità perché è impensabile che, nonostante la professionalità e l’impegno dimostrati in questi anni, si troveranno a breve senza più un lavoro e quindi senza stipendio.

 

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