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Pomezia, Eco-X: intervista con il Professor Luca Andreassi: “Assurdo non sapere cosa ha bruciato” (VIDEO)

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In occasione del “primo anniversario” dal disastro Eco-X (leggi qui il dossier esclusivo su quei giorni) abbiamo realizzato una lunga intervista con il Professore Luca Andreassi – che ha preso parte attiva, con un intervento attivo sul palco (qui sotto), anche alla manifestazione organizzata dal CdQ Castagnetta-Cinque Poderi lo scorso 5 maggio –  da esperto sul tema.

https://www.facebook.com/andreassi/videos/10215649566139556/

Partiamo da alcuni dati: è passato un anno dall’incendio e i rifiuti sono ancora tutti al loro posto. Dal punto di vista ambientale quali sono i rischi maggiori che stiamo correndo?

“Difficile dirlo. Certamente oltre 8000 tonnellate di rifiuti, di natura non certa, abbandonati alle intemperie, ai venti, alle piogge, al caldo provocano un “dilavamento” che naturalmente tende a penetrare i terreni. Bisognerebbe capire con certezza la natura di questo percolato, se al di sotto dell’impianto ECO X passa una falda acquifera e, se passa, a che profondità si trova. Insomma, tutta una serie di dubbi che certamente non fanno dormire sonni tranquilli”.

E’ possibile fare una stima dell’impatto ambientale complessivo scaturito dal rogo dello scorso 5 maggio? E in proiezione, qualora la situazione dovesse rimanere inalterata nel lungo periodo, quali sarebbero le principali conseguenze a cui andrebbe incontro il territorio?

“Direi che con le cose che sappiamo è praticamente impossibile. Posso, però, dire che la risposta a questa domanda dovrebbe essere integralmente contenuta nella relazione tecnica di ripristino dei luoghi che precede ogni attività di bonifica. Rammento che, nell’unica Conferenza dei servizi convocata dal Sindaco di Pomezia Fucci, venne portata al tavolo una bozza di documento tecnico. Vi risparmio ogni mio commento e riporto testualmente (da verbale) la posizione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Centro Nazionale per il Ciclo dei rifiuti: “La rappresentante dell’ISPRA tuttavia, nel merito del documento oggetto della Conferenza, rileva alcune carenze in ordine alla descrizione dello stato dei luoghi, ma anche in ordine alle modalità di campionamento e caratterizzazione dei rifiuti ed anche per quanto riguarda gli analiti da ricercare. Per la rappresentante dell’Istituto è pertanto auspicabile una relazione maggiormente dettagliata che descriva lo stato dei luoghi con particolare riferimento all’area interessata dall’incendio e alle condizioni ambientali al contorno (ad esempio, eventuale presenza di corsi d’acqua), le condizioni attuali di stabilità di manufatti e dei muri perimetrali resi fatiscenti dagli effetti dell’incendio anche al fine di quantificare gli interventi di messa in sicurezza, smontaggio o demolizione delle infrastrutture, la verifica dell’attuale stato della rete di gestione delle acque reflue e delle acque di origine meteorica nonché della rete piezometrica per il monitoraggio delle acque sotterranee. La relazione dovrebbe, inoltre, essere corredata con una planimetria generale o una ortofoto dello stato dei luoghi, e una planimetria dei coni ottici (report fotografico)”. Credo che ogni mio commento sarebbe superfluo. Certamente non c’è da stare sereni”.

Si avvicina a grandi passi il periodo estivo. Come ricorderà, lo scorso anno scoppiarono diversi incendi anche a distanza di tempo dall’incidente iniziale: ecco, è ancora un pericolo concreto?

“La plastica, come è noto, è un materiale infiammabile. Cosi come lo sono i rifiuti in generale. Quindi sarebbe bene che per l’estate quella roba non ci stesse più”.

Dal punto di vista burocratico invece siamo ancora fermi. Secondo lei, in questo caso anche in virtù della sua esperienza come amministratore locale, di chi sono le maggiori responsabilità? La situazione sarà sbloccata o l’Eco-x entrerà nel novero di quei siti “fantasma” abbandonati dalle istituzioni?

“La situazione, nella sua complessità, è semplice. Il ripristino dei luoghi è a carico di ECO X. Il Sindaco ha provveduto ad emettere ordinanza e successiva diffida ad agire. Non mi pare ECO X sia intervenuta. A quel punto il Comune doveva intervenire “in danno”. Considerando l’esistenza di una fidejussione che la società ha versato e che doveva essere riscossa dalla Regione Lazio. E tenendo anche conto della disponibilità della Regione Lazio stessa, così come riportato nel verbale sopra citato, a contribuire economicamente al ripristino dei luoghi. Il tutto naturalmente sulla base di una dignitosa relazione tecnica che, allo stato, come detto, non esiste. Mi pare che ci si sia fermati alle ordinanze”.

Secondo lei il Comune di Pomezia, e nello specifico il Sindaco uscente Fabio Fucci, ha fatto tutto il possibile nella vicenda? Lei stesso, in un recente comunicato, si era detto sorpreso di non “aver visto seguire i fatti alle dichiarazioni dell’ormai ex primo cittadino circa il ripristino dei luoghi annunciato ma non eseguito” (https://goo.gl/yCK1Cn) anche se, ad onor del vero, Fucci aveva subordinato l’intervento all’arrivo dei fondi della polizza fidejussoria da parte della Regione Lazio…

“E lo ribadisco. Rammento che il Sindaco disse che a seguito del mancato intervento di ECO-X il Comune avrebbe agito in danno. Mi pare che a queste parole, che condivido, non siano seguiti i fatti”.

Secondo lei il commissario prefettizio Moscarella al quale lei stesso si è appellato, avrà qualche margine d’azione nella vicenda?

“Mi auguro che almeno si riesca a redigere una relazione tecnica di ripristino dei luoghi degna di essere chiamata tale”.

Chiudiamo con una domanda ancor più politica. Pomezia si appresta ad andare alle elezioni: secondo lei il tema della bonifica dell’Eco-X, e più in generale della situazione in ambito di sicurezza di tutti gli impianti ad alto impatto ambientale presenti sul territorio di Pomezia, quale peso dovrebbe rivestire nei programmi dei candidati a Sindaco?

“Un peso assolutamente centrale. Peraltro da condividere, a mio avviso, con i Comuni limitrofi. Nel’ottica di una complessiva difesa del territorio”.

Qualora vincesse il PD cosa si aspetterebbe, o cosa chiederebbe, su questi temi a Stefano Mengozzi?”

“Ho vissuto accanto a Stefano tutta la fase precedente alla sua candidatura e gli sarò vicino ovviamente fino alle elezioni. Stefano sa esattamente cosa penso di ECO X e condivide completamente la linea emersa anche in questa intervista. Comunque, per sicurezza, la sera della sua investitura ho fatto su Facebook due post. Uno per augurargli in bocca al lupo e ricordargli che cosa si aspetta la gente da lui. Un altro sulla sua bacheca che riporto testualmente “Una cosa ti chiedo, candidato Sindaco. Parliamo subito di ECO X”. Tanto per capirci”.

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