Io sono solito dare il mio contributo silenziosamente, senza proclami, vanti personali ed interviste. Preferisco che i fatti parlino per me.
Fin dal 2008 mi sono sempre messo a disposizione secondo quanto mi è stato chiesto dal gruppo, senza mai propormi per alcun incarico quale Consigliere, Capogruppo ed ora Assessore.
Negli ultimi mesi le scelte compiute da Fucci sono andate verso una direzione totalmente contraria a quanto fatto dal 2008 ad oggi, dando importanza esclusivamente al concetto dell’uomo solo al comando e trascurando completamente il concetto di gruppo. Questo stravolgimento io e Daniela Sorrentino lo abbiamo vissuto nelle riunioni dove Fucci decide ciò che dobbiamo sapere e cosa no: davanti a tutto ciò entrambi abbiamo deciso di rimanere coerenti ai nostri principi, all’attività passata, alla nostra Città, al mandato affidato dai cittadini al Gruppo M5S di Pomezia.
A me interessa, ed è mio diritto e mio dovere morale, onorare la mia funzione al fine di dare il mio contributo a questa Città, contributo che svolgo negli uffici comunali.
Dunque, alla domanda ‘Perché sei ancora in giunta?’ la risposta è semplice: sono qui, al servizio dei cittadini, con un incarico importante che punta al rispetto ed alla tutela delle scelte del Consiglio Comunale. Io, sia chiaro, sto svolgendo tutti i miei obblighi in qualità di Assessore e fin quando mi verrà data l’opportunità di fare il mio dovere e la possibilità di offrire il mio contributo, che serenamente ed in coscienza posso dare, lo farò”.

Sullo stesso tono il post di Daniela Sorrentino.

“Perché sono ancora in giunta? Anche io, come Giuseppe Raspa, me lo chiedo. La risposta è una sola e risiede in una peculiarità che, nel bene e nel male, mi caratterizza: il senso di responsabilità. La responsabilità che ho nei confronti dei miei concittadini, la responsabilità che ho nei confronti del ruolo che ricopro, la responsabilità che ho nei confronti dei consiglieri. Tutto questo mi spinge ad andare avanti.È questo ma non solo. C’è la consapevolezza della scelta giusta da fare e c’è la forza di volontà che mi fa avanzare anche laddove il terreno è insidioso e lavorare all’interno di un gruppo giunta che inibisce a me e il mio collega Giuseppe gran parte dell’informazione è un terreno insidioso. Non temo chi millanta che non svolgo bene il mio ruolo, d’altronde il lavoro svolto è facilmente riscontrabile, temo chi usa minuterie per giustificare la revoca del mandato mio e di Giuseppe perché siamo inopportuni, e non opportunisti, nonché scomodi”.

Nessuna replica da parte del Primo Cittadino, che continua nella sua strada verso la terza candidatura. Ormai, da quanto risulta chiaro, non ha più bisogno dei suoi ex compagni di strada.

Voci di corridoio, le stesse che da mesi vociferavano dei malumori che puntalmente si sono poi manifestati, danno una “giustificazione” a questo: Fucci starebbe prendendo accordi con alcuni esponenti di quella vecchia politica che tanto criticava sia nella campagna elettorale del 2013 che durante i primi 3 anni da sindaco. La mossa – sempre secondo le ‘malelingue beneinformate’ – si tradurrebbe nella formazione di una lista con nomi molto vicini a 4 politici delle vecchie amministrazioni.

Un metodo abbondantemente e abitualmente utilizzato dalla ‘vecchia politica’, che a quanto pare diventa strumento anche dei paladini dell’onestà.