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Pomezia, la telecamera della discordia: rotta, “ignorata” o cos’altro? Intanto gli ‘zozzoni’ fanno festa…

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Ci scrive una lettrice. “Con la presente è mia intenzione sottolineare come ancora il Comune non abbia provveduto a rispondere alla mia lettera inviata in data 14/12/2017 relativa all’abbandono di rifiuti di ogni genere che avviene in Via Oceano Atlantico, a Torvaianica Alta (Pomezia)”.

Ma il problema trascende l’abbandono di rifiuti in sé: già perché il Comune, proprio per contrastare il fenomeno, aveva provveduto ad installare una telecamera per tentare di reprimere l’abominevole abitudine di qualcuno. Ebbene, non solo i rifiuti non sono scomparsi ma sono perfino aumentati!

“Dalla telecamera al posto dove si trovano i rifiuti sono circa 50-60 metri. E’ mai possibile che non vengono acciuffati sul fatto?”, si chiede allora la nostra lettrice. Le cose sono due: o la telecamera non funziona, oppure “dall’altro capo del filo” non c’è nessuno a guardare ciò che viene ripreso.

Una storia che parte da lontano

La nostra lettrice ci invia tutta la documentazione che ha raccolto nel tempo alla quale però, come sottolineato in apertura, nessuno in vece delle istituzioni locali ha provveduto quantomeno a rispondere.

“Un anno e mezzo fa, Lei Sig. Sindaco Fabio Fucci, con un pomposo pieghevole di tre pagine, pubblicava un regolamento (Delibera di C.C. N° 10 del 03-03-2016) che disciplinava   comportamenti e attività influenti alla convivenza civile e al decoro ambientale. Notizia che ho molto apprezzato e accolto con entusiasmo per lo strumento educativo, che questa amministrazione voleva trasmettere alla cittadinanza”, si legge nella lettera.

“Ma vengo al dunque: nei primi mesi del 2015 è stata installata una telecamera di video sorveglianza, in Via Oceano Atlantico s n c, in località Torvaianica Alta (adiacente il fungo di riserva idrica – vedi foto allegata) con l’aggravio e l’obbligo di pulire, a mie spese, le fronde degli alberi della mia proprietà che ne impedivano la visione lungo la via da sorvegliare”.

“Credevo che il fenomeno dell’abbandono di rifiuti cessasse proprio grazie all’occhio vigile e sempre acceso della telecamere di sorveglianza. Ma la realtà è un’altra; a distanza di 3 anni e mezzo mi vedo  ancora costretta, a denunciare e segnalare per l’ennesima volta l’abbandono illecito di rifiuti di ogni natura, da calcinacci a lastre di amianto, pezzi di interi automobili ad accessori di abitazioni (water, lavandini e mattonelle varie, resti di guaina bituminosa,  listelli di legno e lastre di vetri, materassi, montagne di giocattoli ecc…) in questi ultimi tre anni ho denunciato più volte presenza di rifiuti  di ogni genere compreso abbandono di cuccioli vivi e morti”.

“Ma veniamo alla videosorveglianza che poteva e può essere uno strumento in più, utile per il controllo del territorio e della sicurezza della nostra città, tuttavia c’è qualcosa che non va. Non crede signor Sindaco? Nonostante  Lei abbia replicato che le videocamere funzionano tutte…”

“Altro elemento molto importante è che le telecamere dialoghino con i sistemi di videosorveglianza e quelli operativi delle forze dell’ordine. Altrimenti è tutto inutile…”

“Mi chiedo allora:

“Le immagini vengono convogliate alla sala operativa della polizia locale che le controlla? Se si dove sta il problema?
A che serve installarle se poi non si effettua la manutenzione?
Ma si tratta di mancanza di fondi per la manutenzione?
O c’è dell’altro? Sapendo bene che ha a cuore la crescita della nostra splendida città, e certa che in relazione all’oggetto, Lei e l’amministrazione prendiate i dovuti provvedimenti, la ringrazio anticipatamente”.

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