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Pomezia, l’Amministrazione comunale duramente contestata su Cogea, i cittadini: No all’impianto

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L’Amministrazione comunale di Pomezia si ritrova a dover fronteggiare probabilmente la prima, vera, sacca di insoddisfazione popolare dall’inizio del proprio mandato. Questa mattina si è svolto infatti a Santa Palomba il tanto atteso confronto pubblico indetto dal Comune per parlare e fare chiarezza sul controverso impianto Cogea, che dovrebbe sorgere nel quartiere nei prossimi mesi. Che il clima fosse teso lo si è però capito sin dai primi istanti: il Sindaco ha provato ad iniziare la conferenza portando all’attenzione degli astanti i risultati ottenuti dall’attuale amministrazione nei confronti di Santa Palomba scatenando subito le rimostranze dei presenti. “Siamo qui per un altro motivo”, è stato infatti il messaggio lanciato dal numeroso pubblico intervenuto, tra cui alcune associazioni del territorio. All’appuntamento, oltra al Sindaco Fabio Fucci, erano presenti l’Assessore Lorenzo Sbizzera, la Consigliera regionale Valentina Corrado e il Vice Presidente della Commissione consiliare Tutela Ambiente Salvatore Pignalosa.

Comune e cittadini su Cogea: due posizioni inconciliabili 

Il motivo dell’incontro era, per l’appunto, quello di discutere della realizzazione dell’impianto Cogea sul territorio. L’amministrazione ha tenuto una linea chiara, diretta e per certi versi molto semplice: Cogea rappresenta per il Comune di Pomezia una vittoria – “Una vittoria per Pomezia e per tutti noi” recita infatti il volantino fatto distribuire ai presenti – perché oggi ci si ritrova a parlare di “impianto di compostaggio” e non di “Biogas”, come da progetto originale presentato dalla ditta proponente.”

“Siamo riusciti a scongiurare la realizzazione della centrale biogas – ha precisato ancora l’Amministrazione – che era stata autorizzata ottenendo al suo posto un centro di compostaggio. Abbiamo risolto inoltre già in partenza il potenziale problema del traffico, considerando che verrà realizzata una nuova strada che collegherà l’impianto a Via di Valle Caia, escludendo così il transito dei mezzi pesanti nelle strade del quartiere e in Via dei Castelli Romani”. E’ stato invece il Vice Presidente della Commissione consiliare Tutela Ambiente Pignalosa ad entrare nel merito di quello che, in definitiva, sarà l’oggetto del trattamento dell’impianto – ovvero, sintetizzando, scarti alimentari, materiale organico prodotto dalla differenziata, da trasformare in fertilizzante per l’agricoltura – scongiurando qualsiasi conseguenza per la salute. “Il centro di compostaggio – riassumendo dunque la tesi del Comune – non è assolutamente dannoso né per la salute umana, né per l’ambiente”.

(Di seguito una parte della conferenza, con uno dei tanti momenti di ‘attrito’ e le spiegazioni di Pignalosa sull’impianto Cogea in materia di rifiuti trattati)

Ma le spiegazioni fornite dal Comune, talvolta a fatica a causa della contestazione, non hanno soddisfatto i cittadini.

Anche da questo versante la posizione è apparsa netta ed è andata oltre i prevedibili slogan – che pure non sono mancati – “Noi la discarica (termine comunque inappropriato all’intera questione, ndr) non la vogliamo”, “L’impianto fatevelo a casa vostra”, e così via; i cittadini hanno quindi espresso tutta la loro preoccupazione per una struttura a vocazione industriale che sarà chiamata a smaltire circa 60.000 mila tonnellate di rifiuti all’anno sollevando inoltre dubbi sulla tipologia dei rifiuti stessi che Cogea tratterà. Per i residenti si tratterebbe di materiali che andrebbero oltre i rifiuti urbani di matrice organica menzionati dal Comune: in questo caso l’oggetto della discussione sono stati i cosiddetti C.E.R., ovvero i codici identificativi dei rifiuti che Cogea andrebbe a lavorare: perché, è la domanda lanciata dai cittadini, molti impianti di compostaggio riportano 3-4 codici, e l’impianto Cogea ne presenterebbe oltre 20? E ancora: perché altri progetti di centri di compostaggio hanno come denominazione…”centro di compostaggio” (citando una struttura di Lecce, ndr) e Cogea invece riporta la definizione di “Impianto per il trattamento dei rifiuti organici da raccolta differenziata con produzione di compost di qualità”? In secondo luogo è stato nuovamente riproposto il tema dell’ormai noto secondo stralcio funzionale dell’impianto Cogea che, secondo i cittadini e alcune associazioni presenti, lascerebbe comunque aperta, per il futuro, la strada al ‘Biogas’. Infine le rimostranze hanno riguardato il comportamento adottato dal Comune nel gestire l’intera vicenda: “Non c’è mai stata volontà di impedire concretamente l’impianto. Senza contare la poca chiarezza nel comunicare l’intera vicenda che c’è stata sin dall’inizio”, è la sintesi del messaggio lanciato.

In definitiva comunque, dall’aspro confronto di oggi possiamo dire che non sono usciti né vinti, né vincitori: sono emersi piuttosto due schieramenti netti – del resto lo stesso Sindaco ha ribadito più volte nel corso del dibattito “di averci messo la faccia dando spiegazioni ai cittadini, poi ognuno è libero di rimanere della propria opinione” – che continueranno a percorrere strade opposte. In attesa ovviamente di novità soprattutto sul fronte Regionale. 

Gli altri temi

Sono scivolati di conseguenza in secondo piano gli altri argomenti trattati, sia da parte dell’amministrazione comunale in termini di interventi fatti e di quelli in cantiere per il quartiere nel futuro, sia da parte dei cittadini i quali hanno avuto comunque spazio e modo (anche qui non senza polemiche e difficoltà) di segnalare le difficoltà del territorio. E così, se da un lato è stato ribadito quanto fatto per Santa Palomba dal Comune – dall’acqua potabile alla raccolta porta a porta passando per l’apertura della nuova scuola media solo per citare alcuni aspetti -, dall’altra parte c’è stata l’occasione per parlare dell’annoso problema della prostituzione e della sicurezza della zona, soltanto per fare due esempi.  

 

 

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