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Pomezia: l’appello di due fratelli: “Da due mesi viviamo in auto, ridateci la dignità”

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“Da due mesi siamo costretti a vivere nella nostra auto, vogliamo solo un po’ di dignità”. E’ questo quello che ci raccontano due fratelli di Pomezia, entrambi sulla cinquantina. Non vogliono essere ripresi: “Ci conoscono tutti, non sarebbe bello per noi”. 

Ma hanno voglia di parlare, per chiedere aiuto. Dal 27 settembre non hanno più una casa. Sfrattati “ma lo sapevano”, ci dicono. Ora però, non avendo un lavoro – uno dei due fratelli è anche invalido – non hanno trovato altra soluzione se non quella di vivere dentro l’unico bene che possiedono, ovvero l’auto. 

Il loro è però un atteggiamento propositivo, non sono rassegnati, anzi. Si danno da fare svolgendo il servizio civico per il Comune di Pomezia dal quale ricavano nell’insieme circa 400 euro al mese. “Il problema è che con questi buoni (dall’importo di €5.00 l’uno,ndr) possiamo fare solo la spesa ma a noi serve anche un tetto sotto il quale vivere”. E si rivolgono al Comune: “Vogliamo solo un posto dove andare oppure un lavoro con il quale pagare un affitto”. Insomma, il necessario per riappropriarsi di una vita dignitosa. 

Abbiamo sottoposto il suo caso al Comune che, stando a quanto raccontato dai due fratelli, avrebbe anche provato ad indicare nei giorni scorsi una soluzione ad Ostia, soluzione però – dicono i due – che sarebbe davvero complicata da accettare. Come arrivarci infatti senza i soldi per mettere la benzina oppure pagare un mezzo pubblico? E soprattutto: dormendo ad Ostia come potrebbero poi rispettare i tempi del servizio civico?

E allora non ci resta che attendere notizie (speriamo positive) dal Comune.

 

 

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