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Pomezia, prostitute come gli ultrà: arriva il Daspo (urbano). Sanzionabili anche i clienti, nel mirino anche il bivacco selvaggio

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Il commissario prefettizio Raffaela Moscarella ha introdotto alcune modifiche, attraverso un’apposita delibera risalente al 3 maggio scorso, al regolamento di Polizia Urbana ed in particolare alcuni aspetti riguardanti la prostituzione e il bivacco selvaggio, che a Pomezia – specie in alcune zone – rappresentano una vera e propria piaga sociale. 

Le modifiche in realtà vanno a recepire un decreto legge datato 2017 con il quale si punta a dare maggiori strumenti alle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno.

Nel documento, entrando nel merito, si parla del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Pomezia che subirà talune modifiche in specifiche aree del territorio comunale prevedendo l’applicazione dei provvedimenti del cosiddetto Daspo urbano (oltre che a delle sanzioni pecunarie) – ovvero sia l’ordine di allontanamento e il divieto di frequentazione dei luoghi interessati – nei confronti di coloro che saranno sorpresi a bivaccare o ad esercitare l’attività di prostituzione (compresi i clienti). Sarà altresì vietato dormire per strada o assumere atteggiamenti scomposti o contrari al decoro. In tal senso le zone particolarmente attenzionate saranno Santa Palomba e Torvaianica. 

SANTA PALOMBA: IL DASPO PER CONTRASTARE LA PROSTITUZIONE. DALL’UE 6 MILIONI PER RECUPERO SOCIALE DELLE DONNE 

“La zona denominata “Santa Palomba” (aree comprese nel perimetro costituito da SP n. 3 “Ardeatina”, SP n. 101 A Albano – Torvajanica, SP N. 93B Via Cancelliera, via delle Arti, linea
ferroviaria, area industriale) – si legge nella delibera – caratterizzata dalla presenza dei tre istituti scolastici dell’obbligo (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), di importanti siti archeologici, fra cui una villa rustica di epoca romana, la nota “Torre Maggiore” di origine medievale, nonché da un parco pubblico di quartiere in via Cesare Fiorucci. È inoltre presente l’unica stazione ferroviaria caratterizzata di un flusso giornaliero di oltre 5000 utenti e tale zona è interessata da un diffuso fenomeno di esercizio della prostituzione in strada; in considerazione di tale situazione di periferia urbana degradata, il
Comune è stato ammesso ad un cospicuo finanziamento comunitario dell’importo di oltre 6.000.000 di Euro al fine del recupero e messa in sicurezza della viabilità e dei parcheggi pubblici della zona nonché un servizio di assistenza sociale alle prostitute con possibilità di accoglienza ed impiego in una antica azienda agricola del territorio con l’impiego dei medesimi fondi”.

TORVAIANICA: LOTTA AI BIVACCHI

Il secondo campo di applicazione del daspo urbano è il litorale di Pomezia. “La zona costiera di Torvajanica (aree comprese nel perimetro costituito dal Mar Tirreno, Fosso Rio Torto, SP. N. 104B via Pratica di Mare, via del Mare, sp n. 104B, SP 109B via Campo Selva) dell’estensione di 8,8 km, caratterizzata sia da una densa popolazione residente, pari a circa 18.000 abitanti, che da un flusso turistico stagionale che si attesta a circa 100.000 presenze annue, per cui assume le caratteristiche di realtà turistica economica strategica per il territorio. Inoltre nella zona
sono presenti n .6 plessi scolastici (n. 3 scuola infanzia, n. 2 scuola primaria, n. 1 scuola secondaria di primo grado). È altresì presente un importante sito archeologico, una villa senatoria di epoca romana, sita in località via Siviglia. Di rilevante importanza è inoltre la presenza di dune costiere, caratterizzate da fitta macchia mediterranea di rilevante interesse ambientale, che si estende per diverse decine di ettari, nel tratto denominato lungomare “Ugo Tognazzi”. Tali aree sono interessate da
un fenomeno diffuso di “bivacco” di persone senza fissa dimora e consumo di bevande alcoliche, sia sull’arenile che nel centro urbano. 

IL PROVVEDIMENTO

Sulla base di quanto premesso si arriva alla seguente deliberazione: “rilevata la necessità dunque di adottare uno strumento normativo conforme alla disciplina di cui al D.L. 14/17 convertito in legge n. 48 del 18 aprile 2017, che possa essere utilizzato dalla Forze dell’Ordine nelle zone di Santa Palomba e Torvajanica, di rilevanza strategica, al fine di garantire maggiormente la sicurezza e la tutela delle aree suddette, dei suoi residenti, degli operatori economici e delle persone in transito si rende, pertanto, necessario modificare l’art. 6 del Regolamento di Polizia Urbana, prevedendo l’applicazione dei provvedimenti di cui agli artt. 9 e 10 del citato D.L. 14/2017 (c.d. DASPO URBANO), alle ipotesi previste e sanzionate nelle lettere k), o), r), x) del comma 1 del medesimo Regolamento”, conclude quindi il testo. 

 

 

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