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Pomezia, riceve il controllo dell’INPS ma lui era al lavoro perché la malattia era già finita: «Lavoratore assente», e viene convocato per la visita a Roma

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Riceve la visita medica dell’INPS, non lo trovano in casa perché…era tornato al lavoro dato che la malattia era finita. E’ una vicenda “singolare” quella vissuta da un cittadino di Pomezia che è stato giudicato “assente”  alla visita dell’incaricato dell’Istituto di Previdenza e convocato per questo a Roma per il controllo medico. Ma ecco cosa è successo nello specifico.

Pomezia, visita di controllo ma la malattia era già finita: lavoratore convocato al Tuscolano

A scrivere alla nostra Redazione al numero dedicato Whatsapp 3316006930 per segnalare l’accaduto è stata la moglie del dipendente “vittima” di questo cortocircuito della burocrazia: «Mio marito la settimana scorsa è stato male e ha preso tre giorni di malattia. Parliamo del periodo compreso tra mercoledì 29 settembre a venerdì 1 ottobre», ci racconta mostrandoci il certificato medico.

«Ebbene, il lunedì successivo (4 ottobre, ndr) è tornato regolarmente al lavoro. Il giorno successivo però, martedì 5, si presenta a casa il controllo ma ovviamente mio marito non c’era perché era già tornato al lavoro per l’appunto. L’incaricato ha messo solo l’avviso nella cassetta della posta, peraltro senza nemmeno suonare, dove c’era scritto che mio marito doveva recarsi a visita a Roma l’indomani in quanto non era a casa”, aggiunge.

«Ora mi chiedo: è possibile che questa gente lavori in questo modo? Perché non solo mio marito aveva finito la malattia in più, secondo loro, saremmo dovuti andare anche a Roma per effettuare la visita di controllo  (ricordiamo che il Centro di Medicina Legale di Pomezia ha trasferito praticamente tutte le sue mansioni (o quasi) al Tuscolano ed è aperto un solo giorno a settimana, ndr). Ovviamente mio marito non ci è andato e ha mandato una mail per spiegare quanto successo. Ma, a prescindere, credo sia giusto segnalare queste cose affinché non si ripetano più», conclude il messaggio.

Precisiamo, per correttezza di informazioni, che nel documento mostratoci e in nostro possesso è indicato che il lavoratore, “risultato assente”, è invitato “alla visita medica di controllo con un documento di riconoscimento valido e con la documentazione sanitaria e/o amministrativa, qualora non abbia già ripreso il lavoro oppure non sia stato giudicato in condizioni di riprenderlo alla data indicata per il controllo ambulatoriale (in questo caso il 6 ottobre, ndr)”. 

Resta il fatto tuttavia che, a causa di questi disguidi burocratici (il datore non ha trasmesso il rientro al lavoro del dipendente? La comunicazione c’è stata ma è sorto un altro problema? E così via…), a rimetterci è il lavoratore a cui spetta l’incombenza di dover giustificare la propria assenza da casa per un controllo…non dovuto come in questo caso.

 

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