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Pomezia, rifiuti e degrado in via Fellini: la rabbia dei cittadini

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Rifiuti di tutti i tipi, spesso ingombranti, ancora più spesso maleodoranti, ma sempre, in ogni caso, gettati volutamente dove non si dovrebbe, degradando e offendendo una zona che di problemi ne ha già abbastanza. Stiamo parlando di via Fellini, a Pomezia, dove le case popolari di proprietà del Comune di Roma si confondono con quelle – sempre popolari – gestite dal Comune di Pomezia e con quelle di edilizia residenziale standard.
Qui i problemi, soprattutto di sicurezza, sono atavici: una volta, la scorsa estate, per l’esattezza il 4 agosto, c’è pure scappato il morto. Gente poco raccomandabile che vive gomito a gomito con persone perbene che vorrebbero solo stare tranquille. Spacciatori, rapinatori, delinquentelli di bassa levatura e piccoli boss di quartiere che sgomitano per segnare il territorio e designare vecchie e nuove leadership. E casalinghe, impiegati, studenti, militari, operai che la mattina si alzano presto per guadagnare onestamente uno stipendio. Due mondi che si incontrano sui pianerottoli di queste palazzine spesso oggetto dei blitz delle forze dell’ordine, ma anche nelle strade che circondano queste abitazioni.
La segnalazione di questi giorni riguarda i quintali di rifiuti che ogni giorno vengono buttati nell’area che – teoricamente – dovrebbe essere un parcheggio: un tratto che, secondo i residenti della palazzina, appartiene al Comune di Pomezia, al quale hanno inviato più volte segnalazioni dello scempio che quotidianamente viene consumato. Nessuna telecamera a fare da deterrente è presente in quest’area, che viene presa di mira per buttare di tutto.
E, quando i rifiuti sono oggettivamente troppi, qualcuno tira fuori la malaugurata idea di bruciarli, come già avvenuto in passato.
Ma qui ad andare a fuoco non sono solo i rifiuti: sempre lo scorso anno, stavolta a giugno, le fiamme distrussero due camper e un’automobile.
“Qui ci vivono tante brave persone – racconta un abitante – ma anche molti che non rispettano né le regole né tantomeno i loro vicini. La situazione è per certi versi insostenibile. Abbiamo segnalato lo stato di degrado e abbandono centinaia di volte a tutti gli enti competenti e preposti, senza mai giungere a una positiva conclusione. E non si tratta solo dei rifiuti gettati nel parcheggio e lungo la strada. Nei sotterranei c’è anche di peggio. In alcune palazzine ci sono locali che dovevano essere cantine o garage che sono stati occupati abusivamente, dove vivono persone senza acqua e che per avere l’elettricità si allacciano abusivamente, con fili pericolosissimi, alla corrente condominiale o di qualche condomino ignaro. Ci sono situazioni da terzo mondo a poche centinaia di metri dal centro della città. E non è possibile che nessuno sappia niente. Anche se non si vedono dalla strada di scorrimento, queste situazioni sono note a tutti, perché le denunciamo, mettendo anche a repentaglio la nostra sicurezza, continuamente. Alcuni di noi sono stati minacciati, spaventati, aggrediti. Alcuni hanno presentato denuncia di quanto accaduto, altri, terrorizzati, hanno preferito tacere e subire. Io invito il sindaco, la giunta e tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione a farsi un giretto qui adesso, per vedere qual è la situazione. Che i politici vengano qui durante la campagna elettorale per raccattare voti non ci serve: vogliamo vederli adesso, ma soprattutto vogliamo che facciano qualcosa per noi. Anche noi siamo abitanti di Pomezia e, come gli altri, paghiamo le tasse. Siamo stanchi di sentirci come se abitassimo nelle favelas”.

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