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Pomezia, rimodulazione del TPL: Roma 2 tagliata fuori dai nuovi percorsi?

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Non ci sono solo buone notizie per ciò che riguarda la rimodulazione del trasporto pubblico locale a Pomezia. Se da un lato infatti ci sono interessanti novità (come il collegamento diretto tra Pomezia e la fermata Metro B Laurentina attraverso un autobus che utilizzerà la nuova Laurentina con la corsia riservata ai bus) altre modifiche sono destinate a far discutere.

Fra tutte spicca quelle riguardanti la presunta cancellazione delle fermate all’interno del quartiere Roma 2 (quartiere, lo ricordiamo, già vessato da una miriade di problematiche una su tutte quella della prostituzione).

Fino ad oggi infatti le linee del TPL raggiungevano anche la zona residenziale, in particolare grazie alla fermata denominata “Viale delle Arti”; stando alla nuova rimodulazione invece non ci sarebbero buone notizie per i residenti: la zona – stando a quanto emerge dai documenti – sarà sì rifornita ma solo fino all’ingresso, ovvero Viale Fiorucci (nella foto). E della fermata Viale delle Arti sembrerebbe non esserci più nessuna traccia.

Tavola tratta dalla documentazione inerente la rimodulazione del TPL a Pomezia

Se da un lato la delibera punta a realizzare “una rete di trasporto pubblico locale, alla quale può accedere gran parte della popolazione, potenziando il servizio nelle fasce e negli orari di punta, riducendo le corse con scarsa frequentazione pur garantendo il servizio, potenziando il collegamento con i principali nuclei abitativi, il collegamento con la stazione ferroviaria di Santa Palomba e Ostia, le scuole gli uffici e i servizi del territorio, il progetto prevede un incremento chilometrico di circa 107.000,00 chilometri annui, già riconosciuti dalla Aremol attraverso i finanziamenti concessi al comune di Pomezia negli anni 2016 e 2017″ dall’altro, inevitabilmente, sembrerebbe presentare aspetti più che preoccupanti per il quartiere.

“Stando ai nuovi percorsi indicati nella delibera di giunta, all’interno della zona di Roma 2 saranno eliminate le fermate dei bus che collegano la stazione e anche Pomezia, penalizzando fortemente i residenti, compresi giovani che vanno a scuola, anziani”, sottolinea ad esempio Monia Bartolucci del Comitato Pendolari della Stazione di Pomezia.

“Il danno arrecato alla cittadinanza locale supera di gran lunga i pochi minuti/km risparmiati. Il servizio non sarà più accessibile come in passato e l’unica fermata disponibile sarà tra il traffico dei mezzi pesanti e le prostitute di viale Fiorucci. Ancora una volta grande miopia dimostrata dall’amministrazione comunale”.

E chiede quindi spiegazioni al Comune: “Con riferimento al provvedimento in oggetto, nella fattispecie alla revisione dei percorsi delle linee degli autobus che servono la stazione di Pomezia (e pertanto di interesse dei pendolari di Pomezia), revisione che sembra comporterà l’eliminazione delle fermate oggi previste all’interno della zona residenziale di Roma 2 (prevedendone presumiamo in alternativa una su viale Fiorucci), chiediamo urgenti chiarimenti al riguardo.

Riteniamo tale scelta gravissima se confermata, operata senza tenere conto del contesto di riferimento (viale Fiorucci è interessata da un intenso traffico di mezzi pesanti da e verso la zona industriale, nonché dal fenomeno della prostituzione, un contesto quindi insicuro e di degrado urbano, considerata anche la prossimità di un centro di accoglienza per migranti di fatto non governato; per non parlare della mancanza di un riparo dalle intemperie), nonché dei diritti dei cittadini interessati (compresi i giovani che devono raggiungere ogni giorno la scuola e gli anziani che devono recarsi a Pomezia per qualsiasi necessità), in molti casi anche possessori di abbonamenti annuali ad un servizio di trasporto locale non più rispondente al titolo di viaggio acquistato, poiché non accessibile come in passato, nonostante rappresenti l’unico collegamento pubblico con Pomezia e la stazione ferroviaria adiacente.

Ebbene, il danno arrecato alla cittadinanza locale supererà di gran lunga l’eventuale contenimento dei tempi di percorrenza, nonché del kilometraggio in essere. L’amministrazione comunale dimostrerà grande miopia attuando tale progetto di “ottimizzazione” in ogni sua parte, non garantendo un servizio di trasporto pubblico consono su tutto il territorio e scoraggiandone di fatto l’utilizzo”.

 

 

 

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