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Pomezia, scelta del candidato a Sindaco M5S, protestano i sostenitori: “Dov’è finita la partecipazione?”

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Ha sorpreso un po’ tutti nella giornata di ieri il comunicato del Movimento 5 Stelle di Pomezia che annunciava il prossimo candidato a Sindaco per le amministrative del 2018. Dopo Fabio Fucci sarà infatti Adriano Zuccalà, già Presidente del Consiglio Comunale, a guidare la compagine pentastellata per tentare la conferma del mandato a Piazza Indipendenza

Il nome ha sorpreso molti cittadini comuni e non solo: anche tra gli addetti ai lavori le ipotesi che circolavano puntavano su altre strade, prima fra tutti quella riguardante il metodo di scelta del candidato. La scelta di ieri, infatti, non è stata presa bene da tutto lo schieramento grillino e sono stati molti tra iscritti, semplici simpatizzanti o elettori a contestare quanto deciso, non tanto per il nome del candidato, quanto – appunto – per il modo in cui era stato scelto, ovvero senza la tanto decantata democrazia partecipata. E adesso qualcuno già sostiene che il passaggio proprio di Zuccalà al meeting nazionale “Italia 5 Stelle” tenutosi lo scorso settembre a Rimini non era del tutto casuale. 

Zuccalà candidato Sindaco per il Movimento 5 Stelle a Pomezia: ma chi lo ha deciso? 

https://www.facebook.com/M5S.Pomezia/photos/a.213999251949987.67272.151190984897481/2004831762866718/?type=3&theater

Nel post in questione, quello in cui si annunciava per l’appunto l’investitura ufficiale di Zuccalà, si leggono chiaramente alcuni passaggi che farebbero pensare ad un’unione d’intenti all’interno del Movimento: “La scelta effettuata dal nostro gruppo è stata presa, così come fatto nel 2011 e nel 2013, in base alle regole concordate nei mesi scorsi“. 

Ma quali regole, si chiede una parte dell’elettorato pentastellato? Leggendo i commenti sono in molti infatti, a fronte delle tante frasi comunque a sostegno della decisione, a denunciare una presunta mancanza di partecipazione, come se la decisione fosse stata decisa a tavolino da pochi, a conferma delle indiscrezioni che nelle scorse settimane sono trapelate dopo alcune riunioni tra i vertici ponentini del M5s, che facevano supporre a fratture e a correnti – almeno due – interne al movimento. 

Rosanna ad esempio scrive: “Posso sapere come mai non sono state fatte le comunarie che avrebbero consentito a tutti gli iscritti di scegliere il candidato sindaco? PS: prima di cominciare a insultare sappiate che la mia è pura curiosità priva dell’espressione di qualsiasi giudizio”. “Non è stato votato dal blog”, aggiunge Giuseppe. 

Rincara la dose Francesco che si spinge oltre sostenendo una censura nei confronti di alcuni iscritti “scomodi”: “Sono un iscritto del Movimento 5 stelle e mi risulta strano che gli iscritti non abbiano partecipato ad eleggere il candidato sindaco, mi risulta che sia stato scelto da pochi intimi fra consiglieri giunta e pochi attivi, il regolamento con le regole tolto dal sito da tempo per modificarlo a proprio piacere e comodo in modo da eliminare gli attivi indesiderati e a tutt’oggi non pubblico, strano che sia annullata la partecipazione di cittadini e iscritti per le scelte dei candidati. Vorrei svegliarmi credo che tutto ciò non sia reale e non appartiene al Movimento 5 Stelle, questo succede normalmente nei partiti”.

Insomma, commenti che farebbero pensare a delle spaccature nell’elettorato grillino (del resto basta fare un giro sul forum Pomezia a 5 Stelle o pensare a quanto sta accadendo con il “Progetto Pegaso” per capire che il clima non è dei più distesi). Del resto ad ogni appuntamento elettorale c’è sempre un caso più o meno eclatante che scoppia all’interno dell’universo creato da Beppe Grillo: candidati “scomunicati”, vedi il caso Cassimatis a Genova, o eletti attraverso le cosiddette “comunarie” – metodo non sempre utilizzato come visto – con poche manciate di voti (come a Monza con la candidata designata con soli 20 voti), altro elemento da sempre contestato dagli oppositori politici. 

Ad ogni modo, tornando a Pomezia, il dado è tratto. Zuccalà – a cui va l’in bocca al lupo da parte del Sindaco in carica Fucci, che comunque ha mostrato tutta la sua amarezza nell’uscire (momentaneamente?) di scena a causa del limite dei due mandati – dovrà sicuramente tener conto anche di questo per reggere “l’urto” di un personaggio così “forte”, soprattutto al livello mediatico, come è stato quello del suo predecessore; capire cioè se la cittadinanza riterrà artefice dei risultati conseguiti a Pomezia, per quelli che ovviamente pensano che in questi anni sia stato fatto e si stia facendo un buon lavoro, sia stato merito della persona Fabio Fucci o del Movimento 5 stelle.

In attesa, ovviamente, di conoscere l’ampia platea – che si preannuncia più che nutrita – degli sfidanti.

 

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