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Assunzioni al Comune di Pomezia, i sindacati ‘bacchettano’ Fucci: ‘Esistiamo e continueremo a farlo anche se a lui non piace’

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma dei sindacati CGIL, CISL, CSA e DICCAP a seguito delle assunzioni a tempo indeterminato al Comune di Pomezia e alle dichiarazioni del sindaco Fabio Fucci.

“Apprendiamo con estrema soddisfazione la fine dell’incubo per 93 vincitori dei concorso pubblici a tempo indeterminato presso il Comune di Pomezia. Nonostante siano stati vincitori di concorsi pubblici già dal 2010, solo nel 2012 sono stati chiamati a lavorare con contratti a tempo determinato per una scelta che avevamo, come sindacato, fortemente contestato anche giudizialmente con la stragrande maggioranza di sentenze a favore dei ricorrenti da parte del Tribunale di Velletri, che obbligavano il Comune di Pomezia ad assumerli definitivamente.
Il Comune di Pomezia alle sentenze vinte da questi lavoratori presso il Tribunale di Velletri ha preferito fare ricorso presso la Corte di Appello anziché ottemperare alle sentenze di primo grado che obbligavano l’ente all’assunzione.
Ciononostante, grazie alla Riforma Madia, per cui le organizzazioni sindacali a livello nazionale si sono spese e su cui tanti dipendenti comunali hanno dato il contributo con manifestazioni e sollecitazioni nei diversi livelli istituzionali, la Giunta Comunale ha potuto raggiungere l’attuale importante risultato. Un plauso va quindi a tutti i rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali, comunali e dei corpi intermedi che sono intervenuti sul problema, contribuendo ad un risultato che è dei lavoratori e dei cittadini.

Non ci interessa prenderci meriti o definire “storici” o “epocali” atti amministrativi che danno solo giustizia a lavoratori che avevano il sacrosanto diritto da tempo ad essere assunti perché vincitori di un concorso pubblico, ed è indubbio che anche il sindacato ha fatto la sua parte in questa tristissima vicenda che per fortuna ha trovato positiva soluzione grazie al lavoro di tutti e non solo di qualcuno.

Ci sorprendono e ci rammaricano le consuete dichiarazioni del Sindaco Fucci che ancora una volta non perde occasione per denigrare l’attività dei sindacati. In effetti il Sindacato c’è, e continuerà ad esserci, anche se il Sindaco Fucci non vuole proprio farselo piacere e continua a confrontarsi solo sui giornali, nonostante abbia costantemente verificato che le istanze proposte sono assolutamente legittime e meritevoli di soddisfazione.
Il Sindacato non può rinunciare ad essere lo stimolo su questioni in cui i lavoratori hanno necessità di risposte ed il diritto di avere una voce indipendente e non padronale per le loro istanze. Un ruolo importante e riconosciuto dalla stessa costituzione, cui il Sindaco, non ci stanchiamo di ricordarglielo, ha giurato fedeltà e la cui applicazione è sempre una vittoria di tutti.
Comunque da una prima verifica l’atto della Giunta di Pomezia, che ha inteso agire senza il confronto con le parti sociali, oltre alla parte positiva dell’applicazione della legge Madia, emerge anche una grave carenza poiché non ha risolto il problema del diritto all’assunzione di TUTTI i vincitori di concorso (ad un primo screening risultano in cinque a essere rimasti fuori). Forse un confronto sul tema, come accade nella stragrande parte dei comuni italiani che rispettano le norme, avrebbe consentito una migliore programmazione e di non lasciare nessuno indietro.

Dobbiamo evidenziare che una pesante scure pende ancora sulla testa di tutti i lavoratori del Comune di Pomezia per gli accertamenti effettuati negli anni passati dal Ministero dell’Economia e Finanze che potrebbero comportare per i prossimi dieci anni decurtazioni tali da abbassare i loro stipendi al di sotto della soglia di povertà. Le assemblee di questi giorni e la proclamazione dello stato di agitazione sono iniziative obbligate per convincere l’amministrazione ad applicare la legge ed esattamente il Decreto Salva Roma prima che la Corte dei Conti intervenga. È da più di un anno che abbiamo chiesto l’applicazione della norma all’amministrazione ma ad oggi le nostre diffide sono rimaste inevase.
Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea pubblica affinché́ questa situazione sia definitivamente risolta, in caso contrario anche chi sarà̀ assunto dal 1 gennaio 2018 rischierà, già dal prossimo anno, di percepire la metà del suo stipendio per i prossimi
dieci anni. Crediamo che il Sindaco Fucci possa prendere ad esempio dall’esperienza positiva sinergica tra la Sindaca Virginia Raggi ed i sindacati per la positiva soluzione sul salario accessorio di Roma Capitale, che grazie proprio all’applicazione del Decreto citato non ha comportato alcuna detrazione nei confronti delle buste paga dei dipendenti.
Quindi manteniamo l’invito a partecipare al confronto in sede trattante garantendo la rappresentanza della parte politica, così come ha fatto pure il limitrofo Comune di Ardea, anch’esso a guida pentastellata, che seppure con difficoltà, ha chiuso l’accordo con le parti sociali grazie alla partecipazione al tavolo delle trattive del Vicesindaco Assessore al Personale.

L’azione sindacale di controllo non cesserà fin quando i precari e i vincitori di concorso non firmeranno i contratti individuali che gli spettano, i dipendenti comunali non avranno il contratto decentrato 2017, non si raggiungerà un accordo soddisfacente sui percorsi di carriera, non si garantirà la stabilità delle risorse del personale con l’applicazione del “Salva Roma” e non si sarà provveduto ad attivare il monitoraggio sanitario per gli operatori della Polizia Locale che sono stati giorno e notte a chiudere l’area intorno all’Eco-X senza dotazioni di sicurezza formazione e idonee”.

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