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Pomezia, strisce blu: flop abbonamenti, staccati solo 16 tagliandi

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Strisce blu a Roma, aumenti in arrivo: “Fino a 3 euro all’ora in centro”

E’ stato ampiamente bocciato dalla cittadinanza il provvedimento dei tagliandi d’abbonamento per i parcheggi a pagamento sul territorio di Pomezia. Soltanto 16 cittadini infatti (dato aggiornato al 22 agosto) hanno scelto fin qui di usufruire della speciale tariffa prevista per i residenti – in realtà solo a Pomezia in quanto a Torvaianica il servizio non è ancora partito se non in una piccola parte – di 130 euro per un anno (a veicolo). E così, se da un lato il calendario con il quale è possibile abbonarsi procede a passo spedito, da giugno fino ad oggi è stato possibile richiedere il tagliando scontato su Via Roma, Via Orazio, Via Filippo Re e in piazza Italia e via Danimarca, nel tratto compreso tra piazza Ungheria e via Zara (ZONA B), dall’altro i cittadini hanno deciso…di non seguirlo, ‘snobbando’ il servizio. A pesare, probabilmente, sono stati i tanti “contro” del provvedimento che abbiamo provato a far presente all’amministrazione.
Il Comune ha deciso di procedere con un calendario per gli abbonamenti relativi ai parcheggi a pagamento.

La scelta sta pagando? E’ possibile conoscere il dato dei tagliandi rilasciati fino ad oggi? 

“Sono stati rilasciati finora 16 tagliandi. Gli utilizzatori dei parcheggi a pagamento possono usufruire anche di questa forma aggiuntiva del pagamento tramite abbonamento che si aggiunge a quella classica delle “macchinette” in strada e al pagamento tramite smartphone. Stanno crescendo molto gli utenti che utilizzano lo smartphone. 

Perché il litorale di Torvaianica (Zona C) non è stato ancora inserito tra le date in programma? Non era più logico partire da qui, anziché da Pomezia, trovandoci nella stagione estiva? 

“Pomezia centro è stata la prima zona in cui è stata istituita la sosta a pagamento e pertanto le procedure erano già pronte per avviare la campagna di abbonamenti. Torvaianica è stata invece l’ultima frazione ad essere inserita e pertanto le operazioni che hanno portato alla creazione della banca dati dei residenti è ovviamente arrivata dopo”. 

Le maggiori critiche sulla gestione delle strisce blu hanno riguardato i seguenti aspetti: posto non garantito (ma non potrebbe essere altrimenti), costo troppo elevato quando inizialmente l’amministrazione aveva parlato di esenzione per i residenti ma soprattutto il fatto che l’abbonamento valga solo nella Via di residenza e nemmeno nelle strade adiacenti (non era meglio ipotizzare dei “quadranti” anziché singole vie?)
“Giustamente la domanda contiene anche l’ovvia risposta. Nei parcheggi pubblici non può essere garantito il posto. Si parlerebbe altrimenti di parcheggi privati che, come è noto, hanno ben altri costi e hanno ragione di esistere esclusivamente nella privata proprietà. Le strisce blu servono a garantire la fruibilità, tramite ricambio dei veicoli, dei parcheggi pubblici per gli automobilisti, per chi circola in Città, per chi fa compere, per i turisti. Garantire un posto riservato ai residenti equivale ad annullare il senso stesso della sosta sulla pubblica via. Tuttavia, per agevolare i residenti abbiamo deciso di fornire la facoltà di usufruire di abbonamenti a prezzi ragionevoli. Gli abbonamenti previsti sono un’agevolazione per chi risiede nelle vie interessate dalle strisce blu, il cui costo è nettamente inferiore rispetto a un ipotetico prezzo pieno per tutti i giorni dell’anno o a un parcheggio privato”.

L’amministrazione comunale prosegue dunque per la sua strada e, almeno per il momento, non sembra intenzionata ad apportare dei correttivi su quanto disposto fin qui. Ma qual è, ad oggi, il bilancio della nuova regolamentazione degli stalli blu? Dal punto di vista del “ricambio” delle auto in sosta, e dunque dei parcheggi disponibili, è stato raggiunto lo scopo prefisso; specie a Pomezia è molto più facile trovare parcheggio, ma forse gli aspetti positivi si esauriscono qui, senza tralasciare ovviamente l’aspetto economico, ovvero le maggiori entrate che stanno confluendo nelle casse comunali in questi mesi (anche con le multe). Tanti infatti, per contro, i punti critici dal punto di vista del cittadino, a partire dai costi, come è noto raddoppiati rispetto all’avvio del servizio, o in termini di agevolazioni per i residenti, da interpretare, come abbiamo visto, soltanto come un mero sconto; infine l’aspetto relativo alla “convenienza” del provvedimento degli abbonamenti: essere abbonato infatti non fornisce alcun tipo di “privilegio” di parcheggio nei confronti degli altri utenti e, in caso di posto occupato nella via di residenza, devo per di più pagare “a parte” la sosta fuori zona. Insomma, una sorta di sconticino e poco più. Dal canto nostro, allora, continuiamo a sostenere altre tipologie di intervento: in assenza dell’esenzione ad esempio, cosa che sarebbe stata comunque più giusta (non ci stancheremo mai di ripeterlo), perché non ipotizzare abbonamenti per “quadranti” anziché per singole vie? O, ancora: perché non far sì che divenga davvero conveniente fare l’abbonamento magari ipotizzando una tariffa anche maggiore ma che consenta la sosta sull’intero territorio comunale?

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