Home » News » Pomezia, un’altra società sportiva getta la spugna: “Troppi problemi burocratici”

Pomezia, un’altra società sportiva getta la spugna: “Troppi problemi burocratici”

Pubblicato il

Un’altra società sportiva di Pomezia getta la spugna. La Shark Volley di Pomezia – team di pallavolo arrivata fino alla serie C – chiude i battenti a causa dei problemi burocratici con il Comune di Pomezia. La società, da quanto si apprende, lascerà le chiavi dell’impianto comunale di Via Varrone (la cupola, ndr): “Ce ne andiamo da soli”, avrebbe rassicurato il club dopo che nei giorni scorsi lo stesso Comune di Pomezia – non troppo gentilmente  considerando la diffida fatta pervenire al club – ha chiesto la cessione dei locali, pena il ricorso alla Polizia Locale, per consentire alle società partecipanti al bando di poter usufruire dell’impianto. “Purtroppo avevamo in mente una certa idea di sport che non è stato possibile realizzare. Per questo lasciamo per sempre: la Shark Volley non esisterà più“, la chiosa amara del club.

SPORT A POMEZIA: QUALI SONO I PROBLEMI?

Insomma, un’altra pagina dal sapore amaro per lo sport di Pomezia, sprofondato in una profonda crisi su cui il Comune, con forza c’è da dire, continua a tirar dritto a suon di dichiarazioni altisonanti che spesso stridono però con la realtà.

In questa categoria rientrano ad esempio le parole rilasciate pochi giorni fa in merito ai lavori predisposti sul territorio comunale che nascondono però una realtà ben diversa: realtà che parla di interventi sicuramente ben accetti (qui la panoramica completa) ma in palese ritardo, per di più nel bel mezzo della stagione sportiva, e spesso insufficienti. Come i 27 mila euro spesi per i “lavori edili” allo stadio di Via Zara a Torvaianica, una vera e propria goccia nel mare rispetto a quanto necessario anche perché per il nuovo impianto di illuminazione servirà aspettare il 2018. Oppure, ancora, la questione degli impianti chiusi, come la Palestra Enea che, a seguito delle nostre segnalazioni, riaprirà “nel giro di qualche mese”  (a proposito di palestre: qualcuno ha notizie in merito al sopralluogo dei Nas alla Margherita Hack?), oppure riaperti da poco come il Palalavinium, anch’esso “sprofondato” (letteralmente) a seguito della mancata manutenzione negli anni alla prima pioggia stagionale. 

Ciò che torniamo a ribadire, per l’ennesima volta, è la mancanza di programmazione del Comune di Pomezia a fronte di una situazione ben nota ma a cui si è messo mano solo adesso. Per carità, la città avrà altri problemi più gravi, ma sottovalutare lo sport, nonostante le rassicurazioni del Comune, non si è rivelata mossa vincente. E se si considera l’aspetto burocratico delle lungaggini per l’assegnazione degli impianti il cerchio si chiude. 

Come si fa infatti ad arrivare all’inizio dei campionati senza l’assegnazione definitiva degli impianti? Come si fa, ancora, a mettere a bando (i cui criteri di formulazione peraltro sono stato al centro di altre polemiche e contestazioni) strutture ai limiti dell’agibilità? Bene i lavori, sicuramente apprezzati, ma non si poteva intervenire prima?

E a perdere sono tutti: le società che non possono programmare niente finendo, in alcuni casi, addirittura fuori dai campionati (vedi il Torvaianica Basket) o…fuori e basta, come la Shark Volley Pomezia che pure era un’eccellenza del territorio. E i genitori, costretti, spesso, a vedere allenarsi i propri ragazzi – qualora vi siano gli spazi – in ambienti decisamente non consoni all’attività sportiva – o a “girare” per i campi in attesa dello sbroglio delle pratiche burocratiche. 

 

Impostazioni privacy