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Riaperture si, riaperture no? cosa potrebbe cambiare dal prossimo 20 aprile, il possibile scenario

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lavorare nel settore alberghiero ai tempi del Covid

In un’Italia stremata dalla pandemia i cui effetti prima di tutto sanitari e poi economico-sociali  si fanno sentire la data del prossimo 20 aprile lascia ben sperare. È infatti possibile che proprio a partire dal prossimo 20 aprile si possano iniziare a vedere delle piccole riaperture. Al momento non c’è però nulla di certo e nè tantomeno ufficiale in quanto molto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica, dal numero delle persone vaccinate e dalla tenuta delle strutture sanitarie.  Parametri questi estremanente variabili ed imprevedibili che nel corso di questi lunghi mesi abbiamo, ahimè, imparato a conoscere. 

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Il punto della situazione 

Stando al decreto approvato, fino al 30 aprile non sono previste zone gialle, colore che indica un minor numero di restrizioni e regole. Dopo le vacanze pasquali la penisola è stata infatti suddivisa unicamente in fasce arancioni o rosse, indicanti un livello sempre più crescente di restrizioni e regole. È possibile pertanto ordinare al bar o al ristorante solo mediante l’asporto e la consegna a domicilio, mentre non è consentito spostarsi tra comuni. Le uniche novità di questo decreto, che in buona sosotanza rimane simile ai precedenti, sono rappresentatate dalle scuole che potranno riaprire anche in zona rossa fino alla prima media e dai concorsi pubblici che possono ripartire. 

Possibili riaperture il 20 aprile? 

Come precedentemente detto, molto dipenderà dall’andamento della situazione epidemiologica ma se i monitoraggi del Ministero della Salute dovesserro essere positivi dal 20 aprile tutte le regioni in cui i contagi saranno diminuiti e che ben padroneggiano il piano vaccinale potranno tornare tornare ad essere, prima di maggio, zona gialla. 

Bar, ristoranti e parrucchieri

In questo scenario bar e ristoranti potranno lavorare a pranzo effettuando servizio al tavolo e si valuterebbe la chiusura anticipata, tra le 15 e le 16, per evitare assembramenti da aperitivi. Sarebbe tuttavia possibile l’asporto fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per i ristoranti. Potrebbero infine riaprire anche i negozi non essenziali e i centri commerciali nel fine settimana. 

Sempre dal 20 aprile si valuterebbe anche per la zona rossa la riapertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici, seguita da quelli di cinema, teatri, musei e parchi archeologici. 

Cinema, teatri e musei

Inizialmente fissata per il 27 marzo la tanto attesa riapertura delle sale è slittata a data da definirsi a seguito del decreto legge del 13 marzo scorso con il quale la fascia di colore arancione veniva eliminata. È bene tuttavia ricordare che quando riapriranno questi luighi di cultura ed aggregazione saranno caratterizzati da rigide norme volte al contenimento dei contagi: prenotazione online dei biglietti, obbligo di mascherina per l’intera durata degli spettacoli, distanziamento e costante sanificazione delle sale. 

Palestre e piscine

Per quanto riguarda palestre e piscine la riapertura ad aprile appare ancora, purtroppo, lontana. Esse rimaranno infatti chiuse anche nelle regioni che dovessero presentare dati da zona gialla. È tuttavia previsto un ritorno negli stadi con un massimo di 1.000 persone e qualora la curva epidemiologica presentasse dati da zona gialla se non addirittura bianca. 

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