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Come salvare la ‘magia del Natale’ ai tempi del Covid: i consigli della Psicologa

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Con le nuove misure restrittive imposte dal Governo per arginare l’epidemia da Covid-19, famiglie, bambini e ragazzi si troveranno improvvisamente a dover trascorrere un Natale totalmente diverso dalle loro tradizioni.

Dobbiamo allora rassegnarci all’idea di un Natale triste? Bisogna davvero pensare che questo Natale sarà solo da dimenticare? Forse no…. Un Natale diverso non vuol dire per forza un Natale da cancellare poichè accanto alla tristezza per ciò che non c’è possiamo provare a scoprire ciò che invece può esserci di nuovo, di insolito e chissà magari anche da ricordare piacevolmente!

Per gli adulti comprendere l’emergenza e le misure necessarie ad arginarla è sicuramente più immediato anche se persino per loro non sembra sempre facile digerirlo e comportarsi in linea con le indicazioni generali; per i più piccoli, che hanno dimostrato di sapersi adattare alle misure previste all’interno della scuola o di altri ambiti ricreativi, potrebbe non essere altrettanto immediato fare i conti con i cambiamenti previsti per queste festività: come si fa a spiegare ai bambini che Babbo Natale arriverà lo stesso anche se c’è il Covid? Per farlo abbiamo chiesto l’aiuto della Dottoressa Ruena Ventimiglia, psicologa-psicoterapeuta dell’Associazione Il Mago di Oz Onlus, centro polispecialistico dell’età evolutiva con sede a Ostia e nel quartiere Infernetto, che ci ha dato alcuni consigli utili.

Come si fa a spiegare ai bambini che quest’anno sarà un Natale diverso?

É importante prendersi un momento di tranquillità per parlare con i propri bambini per spiegare loro che quest’anno ci saranno alcuni cambiamenti nel modo in cui verranno trascorse le vacanze natalizie. Naturalmente i contenuti da condividere con il proprio figlio andranno calibrati in base alla sua età:

  • per i bambini fino a 5 anni è inutile dilungarsi sugli aspetti sanitari o regolativi poiché non sono in grado di recepirne la complessità e sarà piuttosto importante concentrarsi sulle alternative agli incontri abituali e sulla magia del natale attraverso giochi o intrattenimenti pensati per loro dai genitori per i giorni di festa;
  • per i bambini dai 6 anni in su invece diventa prezioso essere consapevoli della situazione di emergenza per aiutarli a comprendere le ricadute nella loro vita. Spieghiamolo loro che il nostro paese ha preso delle decisioni difficili volte a proteggere tutti dal rischio dell’infezione da Covid-19 e che durante queste feste sarà difficile incontrarsi come si è fatto fino ad ora, soprattutto nei luoghi chiusi e durante i pasti

Come gestire le reazioni emotive dei bambini davanti allo stravolgimento delle abitudini legate al natale?

Molto probabilmente i bambini manifesteranno il loro disappunto o disaccordo; per molti infatti significherà fare i conti con la perdita di rituali, tradizioni e momenti familiari a cui erano legati (rincontrare parenti lontani, giocare a carte o tombola tutti insieme, andare al cinema, mangiare cibi prelibati preparati da persone amate). “É proprio in questo momento che sarà importante lasciarli liberi di esprimersi senza farsi prendere dall’immediato bisogno di non vederli tristi o arrabbiati” 

La tristezza o la rabbia per ciò che non c’è va invece accolta e accompagnata: “sembri davvero dispiaciuto per questo cambiamento…. Non deve essere facile per te rinunciare a questo momento a cui tieni tanto…ti fa proprio arrabbiare molto questa regola…. Ti capisco, anche a me mancherà molto quella persona la sera di Natale….”. A volte possono bastare davvero pochi minuti affinchè i bambini possano sentirsi ascoltati e compresi; accompagnare le emozioni senza correggerle consente loro di potersi aprire con i genitori su ciò che li sta intristendo e scoprire che nella loro famiglia c’è posto anche per la tristezza. Non c’è da spaventarsi se il bambino esprime il suo dispiacere o rammarico per la perdita dei suoi rituali natalizi: il fatto che lui noti la differenza vuol dire che il tempo trascorso era genuino e speciale.

Non aspettiamoci nemmeno che il bambino comprenda nell’immediato il senso del Decreto e dei cambiamenti attuati, in fondo è difficile da accettare anche per gli adulti. 

In questi primi momenti di reazione i genitori devono solo accettare l’espressione libera del proprio figlio accompagnandolo senza chiedersi come sgomberarla. Quando ci sente compresi in genere l’intensità emotiva iniziare a calare e si è più disponibili a trovare compromessi e nuove soluzioni.

Quali spunti dare al bambino per vivere anche questo Natale come un momento magico e speciale?

Solo dopo esservi concessi del tempo per condividere le emozioni legate alla perdita dei modi di festeggiare abituali può essere intrapresa la strada delle alternative, come:

  • “Ti va se proviamo ad immaginare insieme come festeggiare questo Natale?…Io ho qualche idea alternativa, tu?”
  • “C’è qualcosa che l’anno scorso non ti è piaciuto e possiamo provare a farlo diverso quest’anno?”

Possiamo offrire ai bambini degli spunti su attività diverse ma anche chiedere proprio a loro che cosa vorrebbero fare con mamma e papà in casa. Per esempio molti bambini si lamentano che la mattina di Natale c’è poco tempo per giocare o montare i giochi ricevuti insieme ai genitori, spesso presi dai preparativi legati alla preparazione dei pasti: questo cambiamento potrebbe essere decisamente allettante per i più piccoli. Non doversi occupare di estenuanti preparativi per tante persone o spostamenti impegnativi può rappresentare un’occasione per rendere comunque speciale e magico un Natale più intimo:

  • insieme ai bambini potrete immaginare di decorare la tavola in modo spiritoso o insolito, magari con buffi segnaposto
  • cucinare ricette gradite ai bambini anche se non tipiche del menù natalizio.

Il genitore può così rendere protagonista il proprio figlio durante un Natale diverso facendogli vivere allo stesso modo dei momenti da ricordare. É importante anche sottolineare che cosa non cambierà: ci sarà sempre il momento della cena o del pranzo con la tavola apparecchiata a festa e ci saranno sempre i doni portati da Babbo Natale. Anche l’incontro con i propri cari non è da escludere del tutto:

  • se il bambino lamenta il fatto di non poter vedere nessuno, si può proporre di fare una passeggiata all’aperto dopo o prima dei pasti, magari insieme ai nonni o zii che non hanno potuto incontrare per gli auguri
  • si possono utilizzare anche tutte quelle applicazioni ormai diffuse in rete che consentono di fare delle videochiamate in modo da condividere in modo alternativo un brindisi augurale o il momento dello scarto dei regali

Si tratta di piccoli gesti che possono comunque avvicinare e creare un momento di condivisione.

Dottoressa, una riflessione da condividere con i genitori che vivono con altrettanta frustrazione questa situazione?

Il bambino respirerà il clima creato ma soprattutto vissuto dai propri genitori, pertanto è importante che anche loro credano fino in fondo che un Natale diverso non sia necessariamente un Natale da buttare. Se gli adulti saranno concentrati su lamentele e critiche su ciò che non c’è, è molto probabile che anche i bambini faranno più caso agli aspetti negativi piuttosto che ai tentativi di trasformare una perdita in un’occasione di crescita. Chissà, infatti, che alcune belle idee prodotte non diventino spunto per creare nuove tradizioni natalizie: forse l’anno prossimo saranno proprio i bambini a chiedere espressamente ai genitori di passare più tempo a casa la mattina di Natale o di fare una passeggiata tutti insieme!

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