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Relazione di coppia insoddisfacente: quando allarmarsi davvero… e come risolverla

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L’equilibrio di una coppia, anche poggiato su solide basi di affetto e comprensione, è sempre attaccabile perché dipende molto dalla capacità dei partner di mantenere un’armonia d’intenti per tutta la durata della relazione.

Il che, in teoria, è una cosa certamente possibile ma, nella realtà, può incontrare non poche difficoltà. Non è solo una questione di impegno personale: una relazione attraversa, per sua natura, varie fasi in cui cambiano le dinamiche fra i partner.

Nella fase iniziale, l’innamoramento propone un’immagine ideale di sé e porta a guardare l’altro come ideale a sua volta: è una fase di totale accordo, in cui non si hanno richieste di cambiamento reciproche.
Successivamente, emergono somiglianze e differenze, si evidenziano i punti di contatto e le divergenze, si notano qualità e difetti e può intervenire la delusione, per le mancate aspettative che si erano riposte sull’altro.

È il momento in cui si abbandonano le idealizzazioni e si convive con tutto ciò che l’altro realmente è. Ed è qui che può sorgere l’insoddisfazione.
Tutto questo richiede un’immediata presa di coscienza del problema, per evitare che la delusione porti a conseguenze sempre più gravi e, magari, fatali per la relazione.

Capire il perché dell’insoddisfazione

È bene che la sensazione di insoddisfazione sia funzionale al cambiamento: perché è un segnale importante, un campanello d’allarme che qualcosa non va, che si è coinvolti in una relazione disfunzionale, che la strada percorsa forse non è quella giusta. E questo segnale va preso molto sul serio.

Accettare l’inevitabile evoluzione della coppia comporta fiducia, rispetto, complicità e, soprattutto, amore. Quando uno di questi presupposti viene a mancare, è difficile sentirsi soddisfatti di una relazione.

Una serie di disattenzioni da parte dell’altro può scatenare rabbia, una carenza di stimoli può portare all’appiattimento dei rapporti, una tendenza all’eccessiva introspezione può portare a sentirsi in colpa o, viceversa, ad accusare l’altro.
Anche avvertire la mancanza di sostegno può essere motivo di insoddisfazione: uno dei principali benefici dell’essere in coppia consiste nel sentirsi aiutati e protetti. Se questa condizione manca, cambia inevitabilmente anche l’atteggiamento verso il partner.

Conseguenze dell’insoddisfazione

Indipendentemente dalle cause dell’insoddisfazione, quello che emerge come punta dell’iceberg è il concetto di crisi, la quale si sviluppa nel tempo e, se non viene fermata, avanza inesorabilmente verso livelli di gravità che possono portare alla fine del rapporto.
Ciò che spesso si verifica è che la crisi di uno contagia anche l’altro: inconsapevolmente o meno, si vivono continue incomprensioni e conseguenti malumori, che sfociano in litigi.

Arroccarsi sulle proprie posizioni non aiuta, anzi peggiora lo stato delle cose. Può succedere addirittura che uno dei due si ammali anche fisicamente, somatizzando il disagio dell’insoddisfazione e questa condizione crea un circolo vizioso di dispiaceri e preoccupazioni che minaccia sempre più l’equilibrio del rapporto.

In questo percorso, la crisi potrebbe cristallizzarsi preannunciando la rottura, che inevitabilmente segue a una fase continua di noia, incomprensioni e litigi.

Affrontare l’insoddisfazione

Avere consapevolezza del problema è già un passo verso il tentativo di superarlo: affidarsi a un professionista in grado di aiutare può essere importante, ma la strada può essere anche un’altra e più autonoma.

  • Far crescere l’autostima

Può sembrare un paradosso, invece è una strategia che funziona perché, se amiamo noi stessi, è più semplice interagire in maniera positiva con l’altro.
Credere in sé rende capaci di comprendere se la crisi dipende da una nostra soggettiva insoddisfazione oppure se ci sono oggettive mancanze dell’altro. È un passaggio importante perché le dinamiche all’interno di una coppia sono le più varie e c’è chi tende ad accollarsi tutta la responsabilità, ignorando che una coppia è fatta di collaborazione.
Questo non vuol dire lanciarsi nella direzione opposta e addossare tutta la colpa all’altro ma, al contrario, esplorare insieme un territorio impervio, individuando le eventuali buche da colmare e proseguire insieme il cammino.

  • Cominciare a cambiare il proprio metro di giudizio

Non è semplice cambiare i punti di vista che ci hanno accompagnato per tutta la vita fino a quel momento, ma bisogna capire che spesso non sono i fattori esterni a determinare il nostro benessere e che, se siamo soddisfatti di ciò che abbiamo, invece di rammaricarci per ciò che non abbiamo, possiamo essere più felici. Questo, tradotto nelle relazione di coppia, vuol dire guardare l’altro con occhi diversi, meno critici e più obiettivi.

  • Parlare con l’altro

Essere disattenti nei confronti del partner per troppo tempo e su troppe cose, allontana l’amore.
Il dialogo, quando è costruttivo, è sempre utile: esprimere i propri sentimenti e i propri pareri, anche negativi, sul valore della relazione, serve per individuare il motivo alla base dell’insoddisfazione. Quindi, verificare quali sono i bisogni dell’uno e dell’altro, se convergono o sono incompatibili; tracciare un grafico ideale della coppia, con tutto ciò che di positivo c’è stato fino a quel momento; riconoscere un valore alle belle cose vissute insieme, capire che vale la pena continuare a viverle.

  • Non sottovalutare l’intesa sessuale

L’insoddisfazione sul piano fisico può essere devastante, perché nasce dalla frustrazione di bisogni e desideri irrealizzati. È un senso di mancanza, di assenza del piacere nella vita: se diventa la regola, rovina l’esistenza di chi la prova e di chi gli sta vicino.
Anche fare l’amore attraversa varie fasi, nella relazione: se all’inizio tutto è reso speciale dalla passione, con l’andar del tempo ci può essere necessità di qualche “variazione sul tema” che renda tutto più stimolante. Non sentirsi desiderati, non avere una vita sessuale stimolante, non soddisfare le proprie necessità può allontanare inevitabilmente dal partner.
Abbandonare i preconcetti è il primo passo verso un’intesa fisica soddisfacente, che ha il fortissimo potere di divenire anche mentale: potreste scoprire che molte delle insoddisfazioni che sembravano legate ad altri fattori, con la scoperta di una nuova e più consapevole intimità, spariranno da sole. Idee e giochi di coppia per ogni gusto si possono scoprire sul sito fantasiepiccanti.

Risolvere la crisi

Ciascuna coppia ha le sue risorse per superare il momento critico: per alcuni, la crisi di coppia può essere l’occasione per dar vita ad una relazione rinnovata, passando dalla delusione alla disillusione e ciascun partner si formerà un giudizio realistico sull’altro, accettando le differenze. Per altre coppie la crisi è destinata a fermarsi alla fase della delusione, senza via d’ uscita.

Vi suggeriamo di cercare sempre una comunicazione fondata su una reale disponibilità all’ascolto e al desiderio di trovare una base comune e condivisa, per arrivare alla conclusione che non è l’altro che ci ha necessariamente deluso, ma forse abbiamo proiettato sul nostro partner aspettative eccessive. L’amore è fatto anche di impegno, di un percorso di vita insieme, e ciò comporta anche affrontare qualche delusione e può essere un passaggio verso un sentimento più completo e vero.

Infine, siate sinceri con voi stessi: accettate di avere incontrato un ostacolo e, in piena consapevolezza, cercate di trovare la strada giusta per oltrepassarlo. Ricordate che conoscere il nemico da combattere aiuta a vincerlo.

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