Home » News » Regione Lazio, la Lega organizza un convegno sulla “Violenza di Genere”

Regione Lazio, la Lega organizza un convegno sulla “Violenza di Genere”

Pubblicato il

Si è svolto ieri mattina il convegno organizzato dalla “Lega Salvini Premier” sulla “Violenza di Genere“, che è stato presentato al pubblico nelle sede del Consiglio della Regione Lazio di via della Pisana 1301.

Madrina dell’evento la consigliera regionale Laura Corrotti, che durante la sua legislatura si sta interessando approfonditamente allo spinoso problema della violenza sulle donne.

Al tavolo dei relatori presente anche il consigliere Angelo Tripodi (capogruppo della Lega nel Consiglio della Regione Lazio) e la dott.ssa Antonella Cortese (vicepresidente dell’AISPIS).

Durante lo svolgimento della conferenza stati presentati dei cortometraggi, tutti molto toccanti e attinenti alla grave situazione della violenza sulle donne. Il regista Alex Partexano ha presentato in anteprima mondiale il suo nuovo cortometraggio, denominato “Il custode” e che racconta la drammatica storia di una ragazza che vuole uscire dal circuito della prostituzione.

Il noto attore italiano ha commentato così l’elaborazione del proprio cortometraggio: “Quando ho iniziato a scrivere il cortometraggio, ormai cinque anni fa, la situazione sulle violenze di genere era grave ma non così tanto come dimostrano al giorno d’oggi i dati. Non pensavo, sinceramente, si potesse mai arrivare ad una situazione simile con una morte come quella che stiamo vivendo“.

Ha proseguito Alex Partexano: “‘Il custode’, trasmesso oggi in anteprima mondiale alla Sala Mechelli della Regione Lazio durante il convegno “Violenza di genere” organizzato dalla consigliera Laura Corrotti, ha un finale provocatorio ma può essere una rappresentazione valida di quello che è il rifugio di tutte le donne massacrate, sia psicologicamente che fisicamente“.

La Compagnia la Maieutica ha presentato invece il lavoro “TI AMmazzO“, una composizione tre cortometraggi che si fondono all’arte teatrale: gli artisti hanno presentato i corti “Il telefonino”, “La partita” e “Fermo immagine”, dei lavori molto toccanti che hanno ottenuto un ottimo riscontro da parte del pubblico in sala.

All’evento sono intervenuti anche Roberta Angelilli, la criminologa Roberta Bruzzone, il dott. Stefano Callipo (Presidente Osservatorio Violenze e Suicidio), la dott.ssa Marilena Bonifacio e il prof. Antonio La Scala (Presidente Nazionale Associazione Penelope).

Laura Corrotti è intervenuta così l’evento: “Il problema della violenza di genere è diventato talmente presente e quotidiano che parlarne un solo giorno all’anno è del tutto insufficiente – stiamo parlando di un fenomeno subdolo e doloroso, che non è solo fisico ma anche psicologico – ma ciò che è più importante è capire che questo problema si può combattere e sconfiggere, partendo dalla lotta agli stereotipi profondamente radicati nella nostra cultura“.

Prosegue la giovane consigliera: “Per questo ringrazio tutte le Associazioni intervenute; la Dott.ssa Roberta Bruzzone, criminologa; la Dott.ssa Antonella Cortese, criminologa e vice presidente AISPIS; il Gen. Gennaro Vecchione, direttore D.I.S.; il Gen. della Polizia Penitenziaria Pierantonio Costantini; Gen. della Guardia di Finanza Angelo Giustini; Gen. dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Fiore; Gen. Guardia di Finanza Pietro Matarese; Gen. Guardia di Finanza Walter Manzon; il Dirigente Superiore della Polizia di Stato Bruno Megale e il Primo Dirigente della Polizia di Stato Paolo Mazzini, per essere intervenuti oggi in supporto a questa iniziativa di sensibilizzazione su un tema così importante e attuale“.

Ha concluso Laura Corrotti: “Ho notato, però, anche in Regione Lazio una distribuzione dei ruoli nelle varie commissioni non del tutto paritaria, anzi: solo una, infatti, è presieduta da una donna.
Si parla tanto di quote rosa in politica ma appena qualcosa non viene più regolamentato da una legge e nessuno ha l’obbligo, le donne perdono spazio. Su questo dobbiamo continuare a lottare, ma per avere diritti e non privilegi; ciò che vogliamo si chiama semplicemente Pari Opportunità e la nostra battaglia nel contrasto agli stereotipi di genere non si limiterà a questa data“.

 

Impostazioni privacy