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Regione, operatori sanitari 118 precari, in centinaia rischiano di perdere il lavoro: «E’ inutile chiamarci ‘eroi’»

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Sanità Lazio, operatori sanitari 118 precari, in centinaia rischiano di perdere il lavoro, insorge il Confail. In un comunicato stampa il Sindacato dichiara: «Zingaretti applica contratti di volontariato e ci chiama eroi. La Regione Lazio continua ad applicare un contratto nazionale di volontariato al servizio emergenza urgenza di Ares 118, appaltato alle Ati, nonostante i lavoratori colmino le immense lacune del pubblico: dal personale ai mezzi. Un inquadramento contrattuale, frutto del benestare di Cgil-Cisl-Uil, che deve essere stralciato nella nuova gara di appalto prevista dall’azienda regionale».

«Il presidente della Regione Lazio – continua il testo –  si riempie la bocca sugli eroi della sanità, ma omette la pari dignità per gli operatori sanitari, non applicando il contratto nazionale di sanità privata Aiop . La gara “Ponte” pubblicata qualche giorno fa’ dimostra il grande interesse che hanno D’Amato e Zingaretti per gli operatori, sempre meno soldi per le aziende, che si ripercuote sempre sulle spalle degli operatori del 118, si salvano la faccia con gli operatori delle ditte private ma non si preoccupano della dignità di quelli che chiamavano Angeli nel periodo pandemico. Una discriminazione sociale messa in atto proprio dalla Regione Lazio», conclude la nota a firma del segretario regionale della Confail Sanità Lazio, Vinicio Amici.

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