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Regioni a rischio zona gialla a Natale 2021, quali zone d’Italia rischiano restrizioni e nuovi lockdown tra novembre e dicembre

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Regioni a rischio zona gialla a Natale 2021, ecco le previsioni per le prossime festività. La pandemia ha ripreso a crescere negli ultimi giorni in Italia anche se con numeri ancora molto contenuti – e molto distanti – dai picchi delle prime ondate. Ieri sono stati superati i 4.000 casi (38 i decessi) ma i livelli di ospedalizzazione sono ampiamente sotto i livelli di guardia così come quelli dell’incidenza dei casi per 100.000 abitanti.

Ma facendo delle proiezioni in avanti c’è già chi pensa alle prossime festività: Natale, così come Capodanno, è un periodo particolarmente delicato considerando che ci si riunisce in tanti, al chiuso, e il contagio può diffondersi velocemente. Saranno dunque ancora festività all’insegna delle restrizioni? Qualche Regione rischia più di altre? Ecco dunque qual è la situazione. 

Regioni a rischio zona gialla per Natale: ecco quali sono

Partiamo dal dato nazionale. I ricoveri sono al 5% (ovvero la percentuale occupata da pazienti Covid in area medica) mentre le terapie intensive sono al 6%. Ricordiamo che le soglie d’allerta per il passaggio in zona gialla sono rappresentate rispettivamente dal 15% e dal 10%. L’incidenza dei casi per 100.000 abitanti ha superato quota 50 la scorsa settimana, vedremo venerdì quale sarà la situazione.

Ma quali sono le Regioni che rischiano di passare prossimamente in zona gialla? Una è la Calabria ad esempio che ha i ricoveri ordinari di pazienti Covid al 12% (t.i. al 5%) e un’incidenza x 100.000 abitanti sopra 50. Quindi il Friuli Venezia Giulia dove i dati iniziano a preoccupare: le terapie intensive sono all’11%, quindi già oltre la soglia della zona bianca, e l’area medica al 10%. L’incidenza dei casi x 100.000 abitanti è addirittura a 156.

Anche le Marche hanno dati in rapida crescita: le terapie intensive sono all’11% mentre l’area medica è al 7% (incidenza casi 63). Anche la PA di Bolzano, pur avendo un tasso di occupazione di pazienti gravi contenuto (4%), presenta un dato dell’area medica al 13% e soprattutto un’incidenza dei casi altissima nell’ultima settimana, ben 216 x 100.000 abitanti.

 

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