Home » News » Relazione persone scomparse in Italia. 60mila di cui il 73% minori e il 63% morte

Relazione persone scomparse in Italia. 60mila di cui il 73% minori e il 63% morte

Pubblicato il

Questa mattina alla Camera dei Deputati, è stata presentata la 21esima relazione del Governo sulle persone scomparse. Presenti il Ministro dell’interno Matteo Salvini e il Sottosegretario Luigi Gaetti.

I numeri. Sono circa 59074 le persone scomparse in Italia dal 1974 ad oggi. Di cui 9.907 Italiani e 49137 stranieri. I minorenni sono la fetta maggiore 42591, tra i quali 40076 stranieri.Solo nel Lazio 8071. Un altro grafico censisce invece i cadaveri rinvenuti e mai identificati fino a giugno del 2019. Il Lazio ha il primato su tutte le altre regioni con sono 9 cadaveri recuperati in mare, 53 nei laghi e 183 in altri luoghi, per un totale di 253 casi irrisolti.

A lanciare l’allarme il sottosegretario Luigi Gaetti che in una nota dichiara:

“Persone scomparse, il 73% sono minori. La scomparsa di una persona è sempre un evento drammatico, ma lo è ancor più quando a scomparire è un minore. Dall’ultima relazione presentata oggi si evince che il 73% delle persone che devono essere rintracciate è costituito da minori, e la notizia ancora più preoccupante  è il trend in continuo aumento. Il problema della scomparsa dei minori ha assunto negli ultimi anni proporzioni preoccupanti,  dalla complessa problematica dei bambini figli di un genitore straniero che vengono sottratti e portati all’estero al notevole aumento dei casi di scomparsa dei minori stranieri non accompagnati che, giunti clandestinamente in Italia, diretti verso altri Paesi, vengono ospitati presso i centri di accoglienza dai quali quasi sempre si allontanano. Focalizzare il nostro lavoro su questo evento sarà uno dei nostri principali obiettivi.”

Il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, il Prefetto Giuliana Perrotta ha evidenziato un altro dato:

“Il 63% delle PERSONE SCOMPARSE nell’ultimo semestre sono state ritrovate (82 morte). L’allontanamento volontario e’ ancora la principale motivazione della scomparsa. “Si tratta di un’annotazione che, in assenza di precisi elementi forniti dai familiari – spiega il commissario -, e’ spesso indicata sommariamente da parte delle forze dell’ordine nei verbali di denuncia di scomparsa sulla base di quel modus operandi che troppo spesso riconduceva la scomparsa di una persona alla volonta’ della stessa di far perdere le sue tracce”.

Impostazioni privacy