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Revenge Porn… al contrario: donna romana invia foto e video hot dell’amante alle sue ex

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Una storia un po’ insolita, ma assolutamente da condannare quella che vede coinvolti una 41enne di Roma e un 48enne di Pisa vittima di Revenge Porn. Insolita perché solitamente questo tipo di reato si focalizza su vittime di sesso femminile, ma non sempre. Stavolta infatti i ruoli si sono invertiti, e la vittima è un uomo “colpevole” di aver interrotto la loro relazione a distanza. 

L’inizio della storia d’amore e i messaggi “hot”

I due amanti, una agente immobiliare romana e un artista toscano, si erano conosciuti online nel 2018, dopo che l’uomo era appena uscito da una precedente relazione sentimentale finita male. Tra i due era nata dapprima un’amicizia, poi una certa infatuazione. Così dopo centinaia di messaggi scambiati in chat, circa un mese dopo hanno deciso di incontrarsi di persona a Pisa. A quel punto la i due sono diventati subito intimi e, anche dopo il loro incontro, le loro conversazioni si sono fatte sempre più spinte fino a scambiarsi foto e video hot. Di tanto in tanto i due amanti si sono incontrati nuovamente di persona. Improvvisamente però, nel 2020, l’uomo ha deciso di tagliare i ponti con l’amante dopo due anni di relazione. Questo ha innescato nella donna un sentimento di vendetta. 

Revenge Porn: le indagini

Secondo le indagini, avviate dal pm di Pisa Sisto Restuccia e portate aventi dal collega di Tivoli Antonio Altobelli, l’agente immobiliare sarebbe riuscita a trovare in rete l’ex fidanzata dell’artista. La 41enne avrebbe quindi contattato la donna con un falso profilo e le avrebbe inviato il materiale “hot” che vedeva protagonista il 48enne. Si tratta in totale di 25 foto, video e screenshot delle loro conversazioni, abilmente salvate dalla 41enne che forse già premeditava la “cybervendetta”.
Dopo la ex fidanzata la donna è passata alla ex moglie dell’artista pisano. Ma l’uomo, prima che la donna potesse cascare nel tranello dell’amante, aveva già avvisato la donna di quello che stava succedendo e di non aprire chat da profili estranei.

Il rinvio a giudizio

In questi giorni si è svolta presso il tribunale di Tivoli l’udienza preliminare. In aula l’avvocato della donna, Mario Murano, ha contestato le modalità di acquisizione dei file messi agli atti (anche se il materiale riguarda solamente immagini dell’uomo e nessuna della 41enne) da parte dei Carabinieri nel corso di una perquisizione alla 41enne. La donna al momento è stata rinviata a giudizio, in attesa del processo che si terrà, tra quasi un anno, il 21 aprile 2023.

 

 
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