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Ricovery Fund, il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0: crediti d’imposta e beni strumentali

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Mario Draghi si è prefissato uno degli obiettivi più complessi in Italia: risanare l’aspetto economico del Paese. Per un’Italia aggravata dalla pandemia e ancora portatrice di debiti, è entrato in campo il Ricovery Plan che, con la sua tabella di marcia, ha come obiettivo finale risollevare l’economia del made in Italy.

Parte dei fondi necessari per far ripartire l’economia italiana deriva dal Ricovery Fund (detto anche Next generation Eur) il nuovo strumento europeo per la ripresa approvato dal Consiglio europeo straordinario. Per poter beneficiare dei fondi i vari governi dovevano inviare alla Commissione Europea i Piani di ripresa e di resilienza entro fine dell’aprile 2021: così è stato per l’Italia. Draghi è ora intenzionato a rispettare, passo dopo passo, gli step delle riforme indispensabili per il Pnrr. 

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 

Il primo mattone su cui si fonda il Ricoveri Fund italiano è il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0: un’investimento di circa 24 miliardi di euro. La misura diventa strutturale e prevede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo in tempi di fruizione. 

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 si pone due obiettivi fondamentali: 

  • Stimolare gli investimenti privati 
  • Dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023 

La Legge di Bilancio 2021 prevede che i nuovi crediti d’imposta siano previsti per 2 anni e che la decorrenza della misura è fissata al 16 novembre 2020. E’ comunque confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022 , di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’imposto e consegna dei beni nei 6 mesi successivi. 

I crediti d’imposta 4.0: i beni strumentali incentivabili e a chi sono rivolti 

La legge n. 178 del 30 dicembre 2020 ha ridisegnato i crediti d’imposta riconosciuti alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali. Per comprendere quali sono e come recuperare gli investimenti ti consigliamo questo articolo di approfondimenti sui beni strumentali incentivabili.

Il Ministero dello Sviluppo economico ci informa che la maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni Materiali e immateriali) è tale: 

  • Incremento dal 6% al 10% per tutti del credito beni strumentali materiali (ex super) per il solo anno 2021 
  • Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile 
  • Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022

La cosa più importante del Credito d’imposta formazione 4.0 è proprio l’ampiezza a cui si rivolge; possono beneficiarne infatti tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazione di soggetti non residenti. Sono escluse solo le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale e altra procedura concorsuale. 

 

 

 

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