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RIFIUTI, LA POSIZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

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Emergenza rifiuti, parla il Movimento 5 Stelle. “Pomezia– dichiara il consigliere comunale Fabio Fucci – da qualche settimana è sommersa dai rifiuti. Non è un’emergenza. Il servizio di raccolta dei rifiuti è stato in diverse occasioni carente, soprattutto nelle zone periferiche”. Da sempre, infatti, la questione rifiuti è ciclicamente – soprattutto nel periodo estivo – salita agli “onori della cronaca”, con strade sporche, cassonetti stracolmi, olezzo maleodorante per tutta la città. “In questi anni – continua Fucci-abbiamo chiesto in numerose occasioni che si risolvesse definitivamente il problema adottando la raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio comunale. In cinque anni la passata amministrazione, guidata dall’attuale Sindaco, non ha avuto la volontà di fare un atto di buon senso che avrebbe permesso di risparmiare i milioni di euro spesi per il conferimento in discarica. Il porta a porta in breve tempo e con risultati eccellenti si può fare, come dimostra la vicina Ciampino, che in 3 anni ha coperto tutto il territorio. In occasione del primo Consiglio Comunale del 16 Giugno abbiamo chiesto al Sindaco i motivi delle inadempienze del consorzio che si occupa della raccolta dei rifiuti a Pomezia. Non abbiamo ottenuto risposta. Abbiamo lanciato anche la nostra simbolica proposta: via la plastica dai consigli comunali. Al posto dell’acqua imbottigliata si serva acqua del rubinetto in brocche e bicchieri di vetro. Chi amministra inizi con il dare il buon esempio”. Fucci poi indica la strada da seguire. “Estensione del servizio di raccolta differenziata Porta a Porta mettendo in tutto il territorio comunale, informando i cittadini nel modo adeguato ed affidando la gestione del servizio solo a chi ha dimostrato di essere in grado di svolgerlo con professionalità, competenza e dedizione”. E magari potenziando il numero dei raccoglitori, quasi sempre scarsi per le palazzine di Torvaianica già in inverno, e assolutamente insufficienti per soddisfare le esigenze di una popolazione che, d’estate, diventa almeno dieci volte maggiore.

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