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Roberto e Giulia: amore o ‘possessione’?

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“Nn e giusto però così, io SN quello che SN, lo sapevi ma tu ai sbagliato e mi ai fatto malissimo, caxxo tutto quello che sta succedendo in questi giorni x carità la colpa e mia o sbagliato a fare delle cose che nn ti piacevano, ma c’è l’hai anche tu la colpa che in questi mesi mi ai trattato come spazzatura, nn succedeva niente di tutto questo se tu avessi parlato con me e no con un. Estraneo che conosci da pochi mesi caxxo, quasi sette anni insieme e nn SN pochi caxxo

Cmq nn ci posso credere che tutto quell’amore che provavi x me sia scomparso così in un paio di mesi giuro nn ci credo davvero ma o visto che e così sei arrivata al punto di nn confidarti più con me, ma con estranei.nn voglio vantarmi,ma tutto e dico tutto l’amore che io ti o dato in questi sette anni, nn ne troverai mai uno che ti amera e che ti darà tutto l’amore che ti o dato io, apparte gli errori che o fatto ti o amata veramente tantissimo. ok .l’ai voluto tu questo io no mai voluto separarmi da te ciao”

6 Ottobre 2019, ore 9:31.
Facebook: 961 like.

Il post è di Roberto Lo Coco, diretto a Giulia: 2 giorni prima di ucciderla.

Chi sono Roberto e Giulia
Mentre scrivo questo articolo tengo le pagine social di Roberto e Giulia aperte, sembra di entrare in una costellazione familiare ancora in vita, ci sono frasi e foto che mi danno la possibilità di “conoscere” un pochino la loro storia d’amore, e devo fare in fretta perché il materiale viene oscurato in queste ore dai magistrati.
Roberto, 28 anni, è originario di Palermo, trasferito ad Adria in Veneto non ha un lavoro e porta un passato di tossicodipendenza.
Giulia, 23 anni, invece, è originaria di Adria, fa la cameriera.
Tra gli avvenimenti importanti sul profilo di Roberto ci sono solo 2 date: 2013 fidanzamento con Giulia, e 2018 inizio relazione con Giulia; foto profilo la famiglia al completo, foto copertina i loro primi piani mentre sorridono.
Dal loro rapporto 4 anni fa è nata una bambina, ma non è presente tra gli avvenimenti “da ricordare” per Roberto.
Lei ha una sola data: 2013 matrimonio con Roberto Lo Coco; la foto profilo è un suo primo piano, la foto copertina è della loro bimba.

Un amore fragile
Il 10 Luglio 2013 Roberto e Giulia iniziano il loro fidanzamento, vediamo questa relazione crescere attraverso foto di baci, abbracci, sorrisi con didascalie tipo: “il mio amore grande”.
Invasi da like, commenti e cuoricini di amici e parenti tutti felici per la loro unione.
Due ragazzi giovani, come tanti altri dei nostri giorni, con la voglia di far sapere al mondo – virtuale e non – che stanno vivendo l’amore più grande.
La passione divampa presto e raggiungere il picco dopo 5 mesi, tanto che Giulia segna tra gli avvenimenti importanti il “matrimonio” con Roberto, ma è solo virtuale, l’unione reale avverrà 5 anni dopo e successivamente alla nascita di Ginevra.
Continuando la lettura della pagina di Roberto notiamo che qualche anno fa l’utilizzo era legato perlopiù ai giochi virtuali, o per qualche foto di lui e Giulia, della loro bambina, insomma nessun atteggiamento degno di nota.
Arriviamo al 2018 , sul social cambiano i toni e ogni frase si carica di rabbia: qualcosa si sta sgretolando; Roberto se la prende con tutti, ora per provocazione, ora per un incidente, ora per un torto subito.
Rapidamente divulga i suoi stati d’animo più negativi e della storia con Giulia, forse qualcosa non va e lui si definisce “vittima di troppo amore”

Momenti di tristezza riversati nella piazza virtuale, al punto tale che un utente amico gli consiglia di “risolvere a casa i problemi”.

Escalation di aggressività
Inutile negarlo, tutti noi utilizziamo i social media come un diario intimo o uno sfogo con l’amico del cuore: ricerchiamo il consenso, la coccola, abbiamo bisogno di sentirci compresi, di essere ammirati e addirittura invidiati.
Tutto il materiale che ogni giorno mettiamo in rete può diventare in caso di reato oggetto di investigazione da parte dei magistrati.
Per dovere di cronaca va detto che la chat di WhatsApp pubblicata sul profilo di Roberto Lo Coco era già stata diffusa dalla pagina “Il Ragazzo Psicopatico”, si tratta di uno screenshot di un anno fa uscito su ask.fm e, come tanti altri meme, ha fatto il giro del web fino ad arrivare sulla bacheca di Roberto.
Intendiamoci, se l’ha condiviso è probabile che si rispecchiava in quei contenuti di “uomo che tiene alla sua donna”, ma non può assolutamente essere interpretato come una premonizione.
La crescente frustrazione di Roberto la si può notare – almeno dall’esterno – dalle frasi che scriveva, ad esempio:

  • 24 Gennaio
    Sempre piu giu molto
    Piu in giu cazzo
    Tanto piu in giu
    Nn so dove possa
    Arrvare piu in giu di cosi bello
    An

 

  • 28 Maggio
    Nn voglio perderti cazz….…
    Nn voglio

Oscilla tra la felicità e l’odio, a queste frasi seguono foto di regali per l’anniversario di matrimonio: Roberto è palesemente in crisi emotiva, le implosioni si fanno più frequenti.

  • 28 Agosto
    Ecco il mio regalo x te amore mio 2 anni di matrimonio ti amo

 

  • 17 Settembre
    Balle su balle ogni giorno vero naturalmente non conto anzi nn o mai contato niente x te a sto punto bene grazie

La fine
Ora io mi pongo una domanda: ma se un uomo inizia a scrivere con tanto malessere frasi cariche di rabbia, come si poteva comportare in casa con la moglie? Se non riesce a controllare le esplosioni su uno stupido social, come le esternava all’interno delle quattro mura?
Il mio articolo non vuole essere un processo, l’intento è quello di evidenziare una dinamica ripetitiva nei casi di femminicidio: l’aumento di rabbia e di possesso dell’uomo sulla donna dettate dalla paura di perderla.
Si passa dal vittimismo al possesso patologico.
Facciamo attenzione a chi dice di amarci tanto da volerci solo per lui, da toglierci la libertà dietro la frase “nessuno deve averti”.
Giulia forse era stanca di questa oppressione, una giovane e bella ragazza chiusa in gabbia ha chiesto di tornare a vivere senza imposizioni.
Roberto l’ha abbracciata forte, sempre più forte, fino a strangolarla.
Dopo 9 giorni di agonia Giulia è morta.

È questo l’amore?

Se volete raccontarmi le vostre storie per sciogliere insieme qualche nodo disfunzionale, scrivete all’indirizzo: psicologia@ilcorrieredellacitta.it
Vi aspetto.
Dott.ssa Sabrina Rodogno

Psicostress

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