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Roma, atto vandalico al Parco Sangalli: bruciato l’albero di Natale curato dai cittadini

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Questa notte ignoti hanno bruciato il cedro diodara al Parco Giordano Sangalli, nel quartiere Tor Pignattara, che l’Amministrazione Municipale aveva piantato come albero di Natale con il Servizio Giardini l’anno passato, grazie alla donazione del Comitato Spontaneo Acquedotto Alessandrino, che quotidianamente si prende cura del parco.  A darne notizia l’Assessore alle Politiche Ambientali del V Municipio, Dario Pulcini, che ha dichiarato:”Per ogni albero bruciato ne pianteremo altri dieci: non ci facciamo certo intimorire da chi agisce devastando il territorio, per stupidità, arroganza, invidia, interessi privati. Il cuore delle persone oneste è più forte di quello delle persone malvagie: con la nostra dedizione, il nostro coraggio, la nostra perseveranza, la nostra caparbietà, cambieremo anche loro.”  Pulcini ha poi rassicurato la cittadinanza sul lavoro che verrà effettuato sul verde nel nuovo anno:”Per il 2020 sono riuscito, grazie alla collaborazione con i miei colleghi, ad ottenere 600.000 euro per piantare nuovi alberi nel Municipio e 400.000 per rimuovere i ceppi e piantare alberi nelle aiuole delle strade”. 

L’Assessore lancia un messaggio agli ignoti e incivili che hanno bruciato l’Albero:”Le minacce sol son arme dello imminacciato” diceva Leonardo Da Vinci. Ciò che stiamo facendo fa paura a chi vuole il degrado per continuare a fare i propri interessi illeciti. Andrò avanti, sempre, certo della solidarietà di tanti cittadini del Municipio. Qualcuno penserà che non c’è speranza, ma invito tutti a guardare il fatto da un altro punto di vista: questi gesti vigliacchi sono di chi ha paura, perché stiamo lavorando bene come comunità, anche con tutti i limiti, le carenze e gli errori che abbiamo ereditato dopo decenni di malaffare e malagestione della cosa pubblica e quelli che abbiamo fatto anche noi, ma sempre in buona fede. Con tutti gli attori del territorio, insieme, non lasceremo che a Roma rivinca la mafia, non permetteremo che si interrompa la trasformazione culturale che abbiamo avviato e che vogliamo portare avanti. Nessun timore quindi, avanti tutta!”. 

 

 
 
 
 
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