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Roma, bagno usato come cucina, infiltrazioni d’acqua, alimenti mal conservati: chiusa associazione culturale “degli orrori”

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La Polizia Locale di Roma Capitale, Gruppo I Centro (ex Trevi), nell’ambito dei controlli volti a verificare il rispetto delle norme a tutela della salute pubblica nella zona della Stazione Termini, era già intervenuta nella serata di sabato presso un’attività, che si presentava come associazione culturale, riscontrando violazioni alla normativa anticovid e per tale motivo era scattato il provvedimento di chiusura di tre giorni. 
 
Nel locale, infatti, si era registrata calca con assenza di mascherine e distanziamento interpersonale e inoltre veniva esercitata l’attività non autorizzata di somministrazione, aspetto per cui i caschi bianchi avevano comminato una sanzione di più di 5mila euro alla proprietà. Ieri, gli agenti sono tornati per rimuovere i sigilli, unitamente a personale Asl, allertato dagli operanti delle condizioni degli ambienti interrati, trovati privi di areazione, aspetto che acuiva la condizione di rischio legata al contagio.
 
Gli operatori sanitari del SIAN (Servizio igiene degli alimenti e nutrizione) hanno accertato quanto già rilevato dalle pattuglie e disposto l’immediata chiusura a causa delle gravi carenze igienico sanitarie riscontrate, con sporcizia, veleno per topi , alimenti tenuti all’interno di un freezer privo di corrente, infiltrazioni piovane sui muri, spazi adibiti a dormitorio e  bagno utilizzato per cucinare gli alimenti. 
 
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