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Roma, colpo grosso all’Hotel Hassler di Piazza di Spagna: ladro tradito dalla cupidigia

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Mercoledì scorso, un uomo, dopo essersi presentato a 2 turisti brasiliani alloggiati all’Hotel Hassler di Roma, come tecnico addetto alla manutenzione del sistema di condizionamento, entrava nella stanza e riusciva a rubare gioielli e orologi del valore complessivo di circa 200 mila dollari americani, contenuti in un astuccio.

Le indagini

Gli investigatori del Commissariato Trevi Campo Marzio, diretto dal Primo Dirigente della Polizia di Stato Dr. Mauro Fabozzi, nello sviluppo delle indagini, grazie alla visione delle immagini riprese dal sistema di video sorveglianza dell’albergo, hanno circostanziato il modus operandi del ladro, definito dagli organi di stampa come “Arsenio Lupin”, estrapolando diverse fotografie utili per l’ individuazione del malvivente.

Furto analogo a Milano, scatta l’allarme

Con la collaborazione del Direttore dell’hotel capitolino, sono stati interessati altri alberghi nei quali il ladro avrebbe potuto commettere ulteriori furti. Sabato 28, a Milano, la Polizia Municipale interveniva nel Rosa Grand Starshotel dove il personale della struttura alberghiera aveva individuato un uomo, dalle stesse caratteristiche dell’autore del furto commesso all’Hassler di Roma, che aveva tentato un furto con lo stesso modus operandi.

Il Direttore dell’hotel Hassler, avendo fatto “rete” con gli altri hotel della catena alberghiera, veniva avvisato delle coincidenze e informava immediatamente il Commissariato capitolino competente per le indagini; nello sviluppo dell’attività investigativa consistita nella comparazione delle immagini, nella ricostruzione dei movimenti dell’indiziato e nelle individuazioni fotografiche fatte dalla vittima e dal personale dell’albergo, gli Agenti del Commissariato Trevi Campo Marzio pervenivano alla identificazione circostanziata di B. C., cittadino di nazionalità peruviana di 53 anni il quale, al momento del fermo veniva trovato in possesso di un passaporto falso.

L’Autorità Giudiziaria di Milano, valutato il quadro indiziario, caratterizzato dalla gravità e dalla concordanza dei relativi elementi, delineato con precisone dagli Agenti del Commissariato di Polizia romano, sta valutando gli elementi a carico di B. C. rispetto al furto commesso all’Hassler prospettati nell’informativa del Commissariato capitolino. Considerata la “caratura” internazionale dell’indiziato, l’ufficio di Polizia capitolino interessava gli Organi collaterali di Polizia e, a seguito degli accertamenti esperiti, si riscontrava che lo stesso B. C. era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria Austriaca per reati contro il patrimonio.

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