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Roma, due poliziotti feriti negli scontri a Montecitorio, donna soccorsa dai medici tra i manifestanti. Il Sindacato di Polizia: «Esasperazione comprensibile ma noi ne facciamo le spese»

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Sono due i poliziotti rimasti feriti negli scontri di oggi pomeriggio a Roma, così come altre persone sono state soccorse dai medici tra la folla. Pomeriggio ad alta tensione a Roma dove sono ancora in corso le proteste organizzate da diverse categorie produttive per manifestare contro le nuove chiusure imposte dal Governo. 

«Si tratta di un’esasperazione comprensibile e incontenibile, e noi ne facciamo le spese. Bisogna dare altre risposte», ha commentato Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, manifestando “solidarietà ai colleghi feriti durante le proteste davanti a Montecitorio”. 

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Proteste  a Montecitorio, Fsp Polizia: «Esasperazione comprensibile e incontenibile, e noi ne facciamo le spese. Bisogna dare altre risposte» 

«Quanto accaduto non deve certamente meravigliare, né si può pensare che i problemi siano finiti qua», prosegue Mazzetti. «Piuttosto, di fronte al protrarsi di uno stato di cose che schiaccia la cittadinanza sotto al peso di sacrifici insostenibili, è inevitabile che riprenda la sequela di proteste e manifestazioni di ogni genere da parte di tutte le più disparate categorie sociali ormai allo stremo. E’ indispensabile censurare senza se e senza ma ogni tipo di violenza che, lunghi dall’affermare le legittime istanze di chi scende in piazza, fa passare in secondo piano, oltre che dalla parte del torto, chiunque abbia qualcosa da dire», aggiunge il Sindacalista.

«Ma con altrettanta onestà intellettuale non possiamo che rilevare come questa esasperazione generalizzata sia comprensibile e ormai incontenibile, e ciò significa che bisogna dare ai cittadini risposte diverse. Al momento, come sempre, solo le forze dell’ordine si ritrovano a raccogliere e fronteggiare gli sfoghi di un livello di disperazione che non può e non deve essere sottovalutato».

«Pensare di gestire questa situazione ormai non più emergenziale, dato che va avanti da oltre un anno, da una prospettiva scollata dalla realtà di chi invece non riesce più a tenere in piedi la propria esistenza costruita magari dopo una vita di lavoro, significa sottovalutare pericoli seri e reali per la sicurezza interna del paese», ha poi concluso Mazzetti.  

Le proteste a Roma: «Basta chiusure»

Tanti i ristoratori in protesta davanti a Montecitorio sotto le bandiere di Italexit e Movimento Imprese Ospitalità (MIO) Italia.

Molti gli slogan contro il governo Draghi e i giornalisti. I ristoratori, che minacciano di entrare in Parlamento, sono stati respinti dagli agenti. Lanciati contro di loro dai manifestanti bottiglie d’acqua e qualche catena. Presente alla manifestazione anche un uomo con maschera e costume di Jake Angeli, uno degli invasori nella sommossa di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio.

Tentativo di sfondamento del cordone di sicurezza

I manifestanti hanno provato a sfondare il cordone della polizia e gli agenti hanno risposto con una carica di alleggerimento. Sono volate bottiglie di vetro ed è stato lanciato qualche fumogeno. Una ragazza è svenuta ed è stata soccorsa dai paramedici. E’ stata chiamata un’autoambulanza. Ci sono stati alcuni fermi da parte delle forze dell’ordine.

«MIO Italia condanna fermamente – come ha sempre fatto – gesti estremi che possono portare a disordini sociali. E’ evidente, però, e la politica non può girare il capo fingendo di non vedere, che oggi, in piazza Montecitorio, ci sono centinaia di persone disperate, di tutta Italia: imprenditori che hanno perso tutto a causa delle chiusure. E ora non hanno più nulla da perdere. Non si doveva arrivare a questo punto», afferma in una nota Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia.

 

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