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Roma, è stato impiantato il primo bronco in 3D su un bambino di 5 anni: la prima operazione in Europa

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Passi da gigante nel mondo della medicina: è stato impiantato, per la prima volta in Europa, un bronco stampato in 3D su un piccolo paziente di appena cinque anni. La progettazione e l’intervento sono stati fatti all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. L’operazione è andata a buon fine e il bambino, affetto da broncomalacia – una condizione caratterizzata dal cedimento della parete bronchiale che impedisce il normale flusso di aria nel polmone sinistro – adesso respira autonomamente senza l’aiuto delle macchine. L’intervento è durato circa 8 ore ed è stato effettuato il 14 ottobre scorso dal dottor Adriano Carotti, il responsabile dell’Unità di funzione di cardiochirurgia complessa con tecniche innovative, in collaborazione con i chirurghi delle vie aeree del Laryngo-Tracheal Team, direttore del dottor Sergio Bottero.

Il bronco è stato stampato in 3D con un materiale bio-riassorbibile che, nel giro di due anni, sarà eliminato dall’organismo ed è stato progettato al Bambin Gesù grazie a delle tecniche avanzate di imaging e biongengeria. Il duro lavoro dell’equipe per la realizzazione è durato oltre 6 mesi, ma i risultati sono stati sorprendenti. “I dispositivi 3D realizzati con materiale riassorbibile, destinati a scomparire e ad assolvere la loro funzione in maniera poco traumatica, rappresentano la nuova frontiera della chirurgia delle vie aeree in età pediatrica” – ha spiegato il cardiochirurgo Carotti. 

 

 

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