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Roma, ennesimo sgombero alla Stazione Tiburtina: «E’ il 40esimo intervento senza trovare soluzioni»

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Continuano i servizi della Polizia di Stato per la messa in sicurezza dell’area di piazzale Spadolini adiacente alla Stazione Tiburtina. Il Questore di Roma ha predisposto infatti un servizio specifico nell’area di piazzale Spadolini occupato da circa 50 persone con tende, pagliericci e ritrovi di fortuna.

Al momento del controllo erano presenti 54 cittadini extracomunitari 30 dei quali in regola con le vigenti leggi sull’immigrazione. Le altre 24 persone, tutte provenienti dal continente africano ad esclusione di 2 indiani, sono state accompagnate nei competenti Uffici della Questura per la verifica di ogni singola posizione.

Al termine del controllo, condotto dagli agenti del commissariato Sant’Ippolito, diretto da Roberto Cioppa, l’area è stata sgombrata dalla masserizie e bonificata dal personale di AMA spa.

Sgomberi a Piazzale Spadolini, Baobab Experience: «E’ il 40esimo intervento senza trovare soluzioni»

Purtroppo però scene simili ormai si vedono da tempo e, passato qualche giorno, tutto torna come prima. A sottolinearlo è Baobab Experience: «E con oggi siamo a 40. Ricapitolando, a più di un anno dall’inizio della pandemia, scriviamo a un esponente del Comune di Roma una lettera aperta, che segue a tre esposti, tutti ignorati e tutti con il medesimo oggetto: la denuncia della condizione indegna in cui sono costretti a versare richiedenti asilo e transitanti a Piazzale Spadolini e la proposta di soluzioni condivise per una presa in carico istituzionale».
 
Ma di soluzioni nemmeno l’ombra. «Non solo c’è stato un imbarazzante silenzio, ma si continua diabolicamente a perseverare in quello che definiremmo un “accanimento di facciata”. È quasi prevedibile. Dopo un periodo di calma apparente e calcolata tolleranza fanno la loro comparsa parodistica decine di auto e blindati della polizia. Ciclicamente, venti giovani ragazzi senza fissa dimora o in transito verso la Francia vengono condotti in questura per l’identificazione. E poi rimessi in strada, una volta terminato lo show».

«Chi paga tutto questo?»

Concludono da Baobab Experience: «Non vi basta accanirvi su persone ridotte allo stremo e sullo sforzo dell’azione disinteressata e solidale. Dovete anche insultare la nostra intelligenza. Ci siamo sempre domandati: quanto costa ai cittadini uno sgombero come questo? Quanto fa moltiplicato per quaranta? E come rispondete del fatto che, dopo tutto questo impegno di denaro pubblico, nulla sia cambiato e nessuna soluzione sia stata neppure improntata alla questione della mancata accoglienza a Roma e al fenomeno delle migliaia di persone in movimento che attraversano la nostra città?».
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