Una ricostruzione dei fatti raccapricciante. E’ questo quanto emerso dalle indagini che hanno portato all’arresto di un uomo di 59 anni, finito ora dietro le sbarre a Regina Coeli. Le accuse a suo carico sono pesantissime: per anni avrebbe seviziato la sorella disabile di sei anni più giovane facendola vivere in condizioni disumane. E tutto per un motivo ben preciso, incassarne la pensione di invalidità.
Il lavoro che “non basta”
Eppure lui lavorava anche, quindi aveva un’entrata economica sulla quale contare, racconta Il Messaggero. Ma per tutta risposta aveva confinato la sorella in una specie di tugurio sull’Appia Antica in mezzo a degrado e rifiuti. «Non sempre la nutriva», un altro dei macabri elementi indiziari scoperti dagli inquirenti.
Evidentemente però la situazione deve essere sfuggita di mano al fratello-orco dato che, alla fine, la donna è morta, sembrerebbe proprio per il mix letale di botte e maltrattamenti proseguiti nel tempo. Un decesso, avvenuto lo scorso 11 ottobre e forse non voluto, ma di cui il 59enne è stato ritenuto responsabile.
