Home » News » Cronaca » Roma, foto shock del canile Muratella: spunta un dossier dell’AVCPP (FOTO)

Roma, foto shock del canile Muratella: spunta un dossier dell’AVCPP (FOTO)

Pubblicato il
Canile Muratella

Quello che non ti aspetti, varcando per la prima volta la soglia del Canile di Muratella, è di trovare – dietro la facciata di una struttura al primo impatto moderna e funzionale – quel mondo di sofferenza e di abbandono che credevi aver lasciato molto tempo prima tra le mura di Porta Portese.

Muratella2

Immagine 2 di 3

C’è incuria nell’atrio, dove una cucciolata di meticci arrivati poco prima fa di tutto per attirare l’attenzione dei visitatori da una gabbia poggiata su un grosso carrello metallico. Guaiscono. Hanno fame, sembra. E anche una voglia incontenibile di uscire da lì.

Il veterinario di turno è oberato di lavoro. Così pure i pochi inservienti addetti alla pulizia delle gabbie e alla distribuzione del cibo e delle medicine che si muovono lentamente e si guardano intorno con l’aria spaesata al nostro arrivo. Poco più avanti, appena passato l’ingresso, sulla sinistra altre gabbie, nelle stanze di degenza non si vede neanche un operatore. Gli animali ricoverati – con patologie che variano dalle dermatiti al cancro – vengono detenuti in quelle piccole stie – pensate forse per i polli o altri volatili – 24 ore su 24 e, al di fuori della quotidiana razione di cibo, non ricevono altro. L’aria, all’interno, è irrespirabile.

Neanche un cane è visibile in passeggiata alle dieci del mattino.
Ecco: siamo a Roma. E questo è il canile della Capitale. Un “osso” che fa gola a molti più che mai in questi giorni con la procedura aperta dell’affidamento del servizio di gestione triennale dei canili comunali Muratella e Ponte Marconi e delle attività volte al contenimento del randagismo.

Peccato che a fare le spese della insensata guerra tra le due fazioni opposte della “vecchia guardia” – i volontari dell’AVCCP e la nuova, la società Agro-Aversano con i tecnici del Comune di Roma – siano ancora una volta loro, i piccoli, fedeli amici dell’uomo. A denunciare omissioni, inadempienze, rimpalli di responsabilità, il “clima di terrore” che si respira all’interno del presidio, le morti sospette, un consistente dossier di 50 pagine presentato ieri da Simona Novi, ex Presidente dell’AVCPP in occasione della riunione della Commissione Trasparenza, nel quale sono state pubblicate anche numerose foto a dimostrazione delle condizioni di degrado materiale e morale in cui i volontari sono costretti ad operare.

Ambulatori fatiscenti, scarsezza di medicinali e strumenti per la diagnostica, cibo non idoneo somministrato agli ospiti della struttura, passeggiate rare e occasionali, epidemie – come giardia e leshmania – non curate adeguatamente.

Particolarmente scioccanti le immagini degli animali morti all’interno della struttura per scarsa vigilanza e asssistenza, come nel caso di Freddy, il cane deceduto per le ferite riportate durante una lite con altri cani ospiti della struttura. E per il quale neppure una autopsia ufficiale venne richiesta.
Dura la reazione degli attuali gestori.

“E’ alquanto paradossale che si sia organizzata una commissione di questo tipo senza prevedere alcuna visita alle strutture ma dando spazio e voce soltanto alla rappresentante della vecchia gestione. Purtroppo abbiamo saputo che mentre eravamo al lavoro alcuni consiglieri comunali, insieme al vecchio gestore dei canili, al ritorno dalle vacanze hanno convocato una commissione consiliare trasparenza sulla gestione canile”, si legge online sulla pagina del Canile di Muratella.

“Noi che in vacanza non siamo andati e siamo rimasti aperti anche a Ferragosto abbiamo continuato a lavorare a testa bassa per dare una famiglia ai tanti cani abbandonati, segnando record di adozioni mese dopo mese. Altro che clima di terrore….”
Chi dice la verità? Oltre le parole, ci sono i fatti. E quelle foto. Quelle immagini inequivocabili che gridano vendetta.

Rosanna Sabella

Impostazioni privacy