Con un video su Facebook, il presidente dell’associazione Tappami, Cristiano Davoli, prima dell’incidente ha raccontato di un breve passaggio degli operatori del Servizio Strade di Roma Capitale che “si sono limitati a tappare solo le voragini piu grandi, che ieri hanno tranciato le gomme a più di 50 auto“. Tuttavia, spiega ancora Davoli, “sono rimaste aperte tante altre buche comunque pericolosissime e causa, se non di incidenti, comunque di danni”.
https://www.facebook.com/Tappami/videos/1064430393698209/
Quindi l’intervento dell’associazione che “non può operare, se non dove ci sia una convenzione pubblica come quella sottoscritta con il II Municipio”, ma che allo stesso tempo “non può restare indifferente anche di fronte alle numerose segnalazioni che riceviamo dai tanti romani ormai preoccupati ancora piu che arrabbiati”.
Per questo, “siamo intervenuti anche oggi sulla Salaria- prosegue ancora Davoli- chiudendo per quel che potevamo altre decine di buche per prevenire ennesimi disagi ai tanti cittadini che percorrono giornalmente questa strada”.
“Il pressappochismo che continua a contraddistinguere la manutenzione delle strade della Capitale- aggiunge il presidente di Tappami- è una delle cause principali di questa perpetua situazione di emergenza. Fino a quando il Comune di Roma non deciderà di prendere seriamente questo problema – affidandosi anche ad associazioni di volontariato come la nostra che gratuitamente si impegnano per garantire la sicurezza dei guidatori – la situazione strade di Roma non si risolverà mai. Lo diciamo da mesi. Stiamo invitando il Comune a prendere in mano la situazione, a implementare come meglio crede il modello di volontariato civico che Tappami ha messo in piedi ricevendo attenzione non solo dai cittadini ma anche dai media nazionali e addirittura internazionali. Ma il Comune di Roma non ne vuole sapere“.
“Speriamo- conclude Davoli- che non accada qualcosa di ancora piu grave per smuovere le coscienze della giunta Raggi che, in nome del Movimento, esclude proprio i cittadini che vorrebbero dare una mano alla messa in sicurezza stradale nella propria città e nei propri quartieri”.
Fonte: agenzia di stampa dire (www.dire.it)