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Roma, il cannone del Gianicolo fa cilecca: pochissimi i precedenti

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cannone del Gianicolo

Il cannone del Gianicolo oggi ha fatto cilecca. Niente “mezzogiorno” di fuoco a Roma dunque per la prima volta dopo 172 anni, cinque mesi e 18 giorni come riporta il sito de La Repubblica. In un video si vede il cannone di Pio IX incepparsi proprio sul più bello negando così lo spettacolo ai comunque pochi spettatori presenti.

Cannone-gianicolo

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Cannone del Gianicolo: nel 2009 un altro passaggio a vuoto

Quanto accaduto oggi non è del tutto una novità. Nel corso della storia qualche altra battuta a vuoto c’è stata. Nel gennaio 2009, ad esempio, scrive sempre il quotidiano romano, si era verificato un episodio analogo ma non riconducibile, come invece accaduto oggi, ad un guasto “tecnico” nel meccanismo. Nel video qui sotto riportato invece, postato da un utente a giugno dello scorso anno, il caso di uno strappo troppo poco deciso che aveva negato, almeno inizialmente, lo spettacolo dello sparo del cannone del gianicolo agli astanti. Impasse risolta, come si vede poi, dal militare addetto alla “cerimonia”.

La storia

L’uso di segnare il tempo con un colpo di cannone fu introdotto dal Pontefice Pio IX il 1° dicembre 1847 per avere un segnale unico dell’ora ufficiale, anziché il suono scoordinato delle campane delle chiese cittadine.

La tradizione continuò anche con l’unità d’Italia. Il ​ca​nnone sparò fino all’agosto 1903 dal suo primo posizionamento a Castel S. Angelo, da dove venne spostato sulle pendici di Monte Mario, per poi essere definitivamente trasferito sul Gianicolo, esattamente il 24 gennaio 1904.

Nel periodo della 2^ Guerra Mondiale la tradizione fu interrotta per gli eventi bellici.

Il 21 aprile 1959, in occasione del 2712° Anniversario della fondazione di Roma, il cannone riprese a segnare il “mezzogiorno” per i cittadini romani.

Non si ha notizia del tipo di cannone in uso fino all’agosto 1904. Da quella data fu utilizzato un cannone campale da 75 mm., impiegato dall’Artiglieria del Regno d’Italia per aprire la Breccia di Porta Pia.

Successivamente è stato impiegato un obice da 149/13 la cui bocca da fuoco, preda bellica dell’Esercito Austro-Ungarico nella guerra 1915-18, era montata su affusto italiano.
Quest’ultimo pezzo, ormai vetusto, in data 1° febbraio 1991 ha sparato il suo ultimo colpo.

Attualmente è in uso un obice, risultato di un assemblaggio della bocca da fuoco da 105/22 su affusto di 88/27 impiegati durante il 2° conflitto mondiale.

La squadra pezzo che opera quotidianamente sul cannone del Gianicolo è fornita interamente dal reggimento addestrativo del Comando Artiglieria. ​ 

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