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Roma, se la minaccia di suicidio diventa un “lavoro”: il ventenne in bilico sul ponte Tazio era recidivo

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E’ stato salvato dal gesto di solidarietà della folla, mentre tentava di buttarsi da un ponte a Roma venerdì scorso. Il protagonista di questa vicenda a lieto fine è un ragazzo romano di 20 anni che questa mattina, a causa della disperata situazione economica, aveva scavalcato la balaustra di ponte Tazio, in zona Nomentana-Montesacro, con l’intenzione di togliersi la vita.

Assistendo alla scena, molti passanti gli si sono avvicinati per cercare di aiutarlo. Il ragazzo, sotto shock, sembrerebbe avergli risposto: «Non ho nemmeno i soldi per pagare le bollette». Meravigliosa è stata a quel punto la reazione della folla, che ha improvvisato una colletta raccogliendo un centinaio di euro per il 20enne. Tra la folla che lo ha soccorso c’era anche un operatore della Croce Rossa, il quale ha immediatamente allertato la Polizia. Dopo essere stato soccorso, il ragazzo è stato trasportato all’ospedale Sant’Andrea di Roma. 
 
Ma per il ragazzo non si sarebbe trattato della “prima volta”. A rivelarlo è il Messaggero che ha ricostruito tutto il curriculum del ragazzo: un altro tentativo di suicidio era andato in scena soltanto poche ore prima, allo scoccare della mezzanotte tra giovedì e venerdì. In questo caso il ponte era lo stesso (alla fine un passante gli aveva elargito una ventina di euro dopo aver appreso della sua situazione economica), ma diverso rispetto al cavalcavia “Clementino” di Civita Castellana dal quale aveva annunciato l’estremo gesto la scorsa estate. 
 
In quella circostanza il ragazzo – che era ospite temporaneo di una comunità religiosa a seguito di un suo allontanamento da casa – ed era stato salvato da alcuni ragazzi grazie ad uno stratagemma.

 

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