E’ stato condannato a 7 anni di reclusione l’ex Carabiniere (di lavoro) e fotografo (per hobby) finito al centro di un’inchiesta, tra altre, sulla prostituzione minorile. L’uomo, con la promessa di dare ad alcune ragazze una chance nel mondo della moda, ha attirato almeno 4 minori a posare per lui, dapprima in circostanze “normali” poi in situazioni via via sempre più spinte.
Video, sesso, foto hard
I set si fanno quindi sempre più a luci rosse tanto che due ragazzine, sempre sotto ai 18, finiscono per avere rapporti intimi con l’ormai ex militare, oppure protagoniste di video hard.
In cambio, secondo l’accusa, ci sono soldi, ma soprattutto sigarette, trucchi e la promessa del grande salto nella moda che conta. Una di queste ragazze finisce anche nel giro degli annunci online: «Ragazza offre caffé in cambio di rose». O ancora: «In particolare», si legge negli stralci dell’inchiesta, «attraverso la propria attività di fotografo e facendo leva sulle aspettative di successo la induceva alla prostituzione proponendole di avere incontri sessuali a pagamento».
Tutto parte nel 2016: il Carabiniere, che si era pure distinto prima di allora per aver organizzato eventi di moda (ma di tutto rispetto) e iniziative di beneficenza, avvia il suo progetto criminoso degli scatti a luci rosse con minorenni. Per alcune di loro tutto questo si “fermerà” a delle foto oscene, per altre due si andrà ben oltre come visto. Ma nel 2017 è proprio una delle ragazzine coinvolte a dire basta e a confessare tutto. Da lì partono le indagini fino alla condanna (la sentenza è di ieri, ndr) dopo l’arresto avvenuto nel novembre 2018: prostituzione e pornografia minorile per sette anni di reclusione con in più il versamento di un maxi risarcimento.
