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Roma, l’odissea di una donna disabile: ‘Sono arrivata in ospedale, ma non c’era posto per me’

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La vittima del violento scontro frontale

Una vera e propria odissea, una situazione drammatica e inaccettabile, quella vissuta da una donna disabile rimasta tutta la notte al freddo — insieme a sua madre — prigioniera di un’ ambulanza. Il fenomeno del fermo ambulanze torna nuovamente a far sentire i suoi effetti sugli ospedali del Lazio ma soprattutto sui pazienti.

Donna disabile in codice rosso prigioniera di un’ambulanza

La protagonista di questa terribile vicenda si chiama Stefania, ha 42 anni ed è disabile dalla nascita. Questa notte la donna assieme a sua madre, Angela Vergas ha trascorso l’intera nottata chiusa all’interno di un’ambulanza. La signora nell’intento di riscaldare la figlia le ha donato la propria giacca, fino a quando — intorno alle 8 del mattino — non le sono state date delle coperte. Stando a quanto riportato dal quotidiano Repubblica, le due donne sono arrivate in ospedale in codice rosso alle 22.31 e solo alle 9.30 sono riuscite a entrare.

Come spiega la mamma di Stefania al quotidiano: ‘Mia figlia ieri aveva  40 di febbre, ho chiamato i soccorsi ma non credevo di ritrovarmi in una situazione del genere’. Giunte all’ospedale Sant’Andrea, Stefania è stata visitata ma non c’era posto per lei nel pronto soccorso, in esubero di pazienti. A seguito di una tac è stata diagnostica a Stefania  una nefrite ma, dopo quel momento, le donne sono state riportate nell’ambulanza e non si è visto più nessuno. Inoltre, come racconta la madre, nonostante la febbre non è stato fatto loro nemmeno un tampone.

La testimonianza dell’autista

A dar voce a questa drammatica vicenda è l’autista dell’ambulanza, Alessio Elcani che sempre al quotidiano racconta: ‘Ho attaccato alle 7.30, dando il cambio al collega prima di me e mi sono trovato davanti questa situazione drammatica. I pazienti restano giorno e notte all’interno delle ambulanze per mancanza di posti letto, dopo due anni di pandemia è inacettabile. Ci sono altre persone, anziani ancora bloccati’. 

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