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Roma: «Mi aiuti a spostare i pacchi?», la scusa per abusare di lui nel retrobottega. Pasticcere rinviato a giudizio, rischia 6 anni

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«Mi aiuti a spostare i pacchi?», e invece era una scusa per avere un rapporto con lui. Nastro del tempo riavvolto all’indietro per una brutta vicenda che giunge dalla Capitale risalente a cinque anni fa ma resa nota solo ora. 

Il giovane protagonista di questa scioccante storia all’epoca dei fatti aveva 18 anni quando un pasticcere con un locale a Cinecittà tentò, secondo l’accusa, con la forza di avere un rapporto sessuale con lui.

L’uomo, 50enne, è stato rinviato a giudizio in quanto “dopo aver fatto entrare il giovane nel laboratorio con la scusa di necessitare aiuto per spostare dei pacchi, con violenza lo costringeva a subire atti sessuali”. 

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L’approccio sessuale con la forza, poi le scuse

E ancora: secondo il Giudice il 50enne “costringeva il ragazzo a subire atti sessuali…baciandolo in bocca, accarezzandogli il petto, cercando un rapporto… senza tuttavia riuscire a consumarlo per l’arrivo all’interno di una pasticceria di un cliente”. Accuse, come si capirà, molto gravi che ora andranno provare nel corso del processo: in caso di condanna, come scrive il Messaggero che ha riportato la notizia, il pasticcere – che all’indomani dei fatti aveva inviato al ragazzo un messaggio di scuse – rischia fino a sei anni di carcere.

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Una battaglia durata anni

Per la famiglia del giovane è stato il compimento di una battaglia durata anni: la versione dell’allora 18enne infatti non venne subito presa in considerazione ma né lui né i suoi familiari si sono arresi. Da capire ora, per contro, quale sarà la difesa del pasticcere che in questi anni ha continuato a lavorare nel medesimo negozio. 

 

 

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