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Roma, picco di positivi tra dipendenti Ama e Atac: con la riapertura delle scuole servizi a rischio

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Bus Atac

Roma. La nuova e temibile variante Omicron non risparmia nessuno in questi ultimi tempi. Neppure i servizi di pulizia, trasporto e manutenzione della città a Roma. Sono in particolare le aziende Ama e Atac ad aver registrato in questi ultimi giorni degli altissimi tassi di positività tra i propri dipendenti, tanto che c’è chi teme addirittura uno stop momentaneo dei servizi. Sono centinaia i contagiati e i positivi nell’azienda Ama, che si occupa della raccolta rifiuti a Roma; di base il problema dei rifiuti appare insormontabile già in condizioni di normale operatività, ora ci si mette anche il virus. Lo stesso vale per. Atac, che he registrato, anche qui, centinaia di contagi e quarantene tra i suoi dipendenti. E i numeri sembrano destinati a salire ancora nei prossimi giorni.

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Le prime chiusure a Roma

Era già successo con la famigerata ferrovia Roma-Lido, precisamente la sera del 31 dicembre quando le improvvise positività riscontrate in due dirigenti di linea hanno portato al blocco della tratta. Poiché, di fatto, risulta impossibile sostituire all’ultimo minuto tali figure professionali, si è così optato per lo stop momentaneo alle corse. Inutile sottolineare il conseguente caos generatosi sulle banchine. La sera del 31, lo aveva, infatti, annunciato la sera stessa Atac che ha bloccato le corse quasi 7 ore prima dell’orario stabilito: “A causa dell’indisponibilità di personale le ultime corse dai capolinea Piramide e Colombo partono alle 19,45”.

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La paura per il ritorno a scuola

Il timore, ora, è che possano essere predisposte chiusure o tagli alle corse dei mezzi per mancanza di personale. Si stima infatti che siano oltre quattrocento i dipendenti a casa in quarantena dalle ultime settimane. In questo scenario già a rischio per i trasporti, inoltre, si aggiunge anche il ritorno a scuola. A breve, dopo la pausa invernale, si riapriranno le scuole e con queste anche la crescita di contatti fra i e le conducenti dei mezzi pubblici e gli studenti e le studentesse. Tutto ciò non potrà se non aumentare i contagi, i positivi e quindi le quarantene a casa. 

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