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Roma, sala scommesse “clandestina” nel quartiere Trieste: maxi multa da 20mila euro al proprietario

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Una fiorente attività di scommesse nel quartiere Trieste bloccata dalla Polizia nonostante gli “accorgimenti” adottati dal proprietario. E’ stato grazie a un poliziotto libero dal servizio che per motivi personali era solito transitare a piedi proprio nelle adiacenze del locale sanzionato che è stato possibile scoprire il tutto.

Roma, sala scommesse abusiva scoperta dalla Polizia

Notando gli strani movimenti all’interno e all’esterno di un esercizio commerciale privo di insegna l’agente ha allertato i colleghi. I poliziotti sono riusciti a scoprire così le illecite attività messe in atto all’interno del negozio e a porre fine a tutta una serie di infrazioni punite con una pesante sanzione amministrativa e con la chiusura del locale per la durata di 5 giorni.

Il blitz

Nella serata di ieri il blitz. Gli agenti hanno fatto irruzione in quello che a primo impatto poteva sembrare un punto vendita di servizi telematici. Ma la presenza di persone all’interno e l’arredamento tipico di una sala scommesse con tanto di postazioni per “PC” ed annessa stampante termica, hanno insospettito non poco gli investigatori che a quel punto hanno voluto vederci chiaro.

Approfondito l’accertamento, gli investigatori hanno scoperto che all’interno del locale, senza alcun titolo ne autorizzazione, era stata messa in atto una vera e propria attività di raccolta scommesse al banco. Identificati gli astanti, alcuni dei quali ancora con indosso le bollette delle scommesse appena piazzate. Gli agenti hanno immediatamente esteso il controllo ai dipendenti. Dalle verifiche effettuate, sulla licenza è emerso che la sala era autorizzata solamente alla commercializzazione di vendita e ricarica di conti di gioco autorizzati e non per agenzia di scommesse.

I provvedimenti

Terminati gli accertamenti al gestore del locale è stata contestata, come da vigente normativa anti-covid, anche la mancata esposizione degli appositi cartelli riassuntivi della capienza massima di accesso al locale. Per questo motivo è stata applicata la contestuale sanzione accessoria della sospensione dell’attività per la durata di giorni 5.

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