Attimi di terrore stamattina all’alba a Roma dove un uomo ha tentato il suicidio. E’ successo nella zona di Casal de’ Pazzi in uno stabile di Via Pio Briziarelli al civico 13: qui la persona, di 39 anni, dopo essersi annodata un tubo attorno al collo, si è sdraiata in bilico sul cornicione al quinto piano del palazzo col chiaro intento di farla finita. E ci sarebbe riuscito se non fosse stato per l’intervento provvidenziale della Polizia.
Roma, uomo in bilico a venti metri d’altezza: ecco cosa è successo
Le volanti sono giunte sul posto intorno alle 6.00 dove era stata segnalata una persona, l’uomo di 39 anni per l’appunto, a cavalcioni di un cornicione con chiari intenti suicidi. Gli Agenti hanno trovato la madre dell’uomo in stato di choc che disperata gli ha indicato la posizione esatta dove si trovava il figlio.
Capendo di avere pochissimo tempo a disposizione gli operatori si sono divisi: alcuni hanno cercato di instaurare con lui un dialogo sfruttando la vicina terrazza condominiale per distrarlo, altri hanno cercato di raggiungerlo senza farsi notare per tirarlo giù dal cornicione.
Polizia in bilico sul tetto
Ma la scena a cui hanno assistito i presenti è stata drammatica. I Poliziotti, non avendo tempo e modo di agire in piena sicurezza, hanno infatti rischiato la vita per arrampicarsi sulla tettoia – senza alcun tipo di protezione – e raggiungere il luogo impervio (a 20 metri d’altezza dal suolo) scelto dall’uomo per l’estremo gesto.
«Lasciateme ‘anna, vojo morì in pace»
L’aspirante suicida però, accortosi degli agenti, a quel punto, ha deciso di saltare nel vuoto poco prima di aver urlato “lasciateme morì, la mia vita è uno schifo“. E’ allora soltanto grazie al tempismo degli Agenti che è stato evitato il peggio: il 39enne è stato infatti ripreso letteralmente al volo e afferrato per le gambe non senza fatica. Dopodiché è stato messo in sicurezza anche grazie al successivo intervento dei Vigili del Fuoco e del 118 arrivati nel frattempo sul posto.
In ospedale
L’uomo è stato così portato in codice rosso in ospedale. Da capire ora i motivi che lo hanno spinto a tentare l’estremo gesto.
